
Guicciardo Sassoli de’ Bianchi, Emanuele de Maigret e Manuela Valentini
Lituania chiama Italia. Anzi, Vilnius chiama Bologna. L’Ambasciata d’Italia a Vilnius ospita la
mostra permanente Arte in Ambasciata: Italia contemporanea a Vilnius, voluta dall’Ambasciatore Emanuele de Maigret e inaugurata a ottobre. Si tratta di un’esposizione che raccoglie 45 capolavori di 42 artisti italiani – tra maestri affermati, riscoperte del Novecento e giovani talenti – per quello che è a tutti gli effetti un nuovo museo d’arte contemporanea all’interno degli ambienti dell’Ambasciata, ristrutturati per l’occasione. Il team curatoriale è composto da tre storici dell’arte, di cui due bolognesi: Guicciardo Sassoli de’ Bianchi, interlocutore primo dell’Ambasciata,e Manuela Valentini. Esperto delle Avanguardie del ’900, Sassoli de’ Bianchi ha curato di recente la mostra celebrativa del VII Centenario di Marco Polo, inaugurata il 29 luglio al China World Art Museum di Pechino, con il coinvolgimento di 13 musei italiani, Musei civici di Bologna inclusi. Poiché l’obiettivo della mostra è promuovere l’arte italiana all’estero, anche nell’ottica di un confronto tra culture differenti, i due curatori – insieme a Daniele Crippa, già direttore del Museo del Parco di Portofino – hanno dato vita a una sinergia che ha consentito di valorizzare molti artisti, offrendo spazio anche ad un folto gruppo di bolognesi.
Fra questi, Nicola Evangelisti, Flavio Favelli, Elio Marchegiani (siciliano, ma residente a Pianoro Vecchio da anni), Luigi Ontani, Francesca Pasquali, Concetto Pozzati, Lorenzo Puglisi, che affiancano Giacomo Manzù, Bruno Munari, Carla Accardi, Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella, Germano Sartelli e molti altri, fino ai più giovani artisti italiani di respiro internazionale. La maggior parte degli artisti esposti in Ambasciata è presente anche nella collezione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Collezione Farnesina). "È una mostra di diplomazia culturale e di ricerca – spiega Sassoli de’ Bianchi – che accosta a opere di grandi esponenti universalmente riconosciuti, artisti che furono perfettamente in linea con le tendenze del loro tempo, dagli anni’50 agli ’80, e che poi vennero meno ricordati. Soprattutto, era nostro interesse, così come dell’Ambasciatore, portare in mostra artisti più giovani, diversi dei quali anche bolognesi, per creare nuove relazioni con il paese lituano".