MARCO BEGHELLI
Cronaca

Vivaldi e il mistero del suo ritratto

Bologna Festival propone quattro giorni di incontri e concerti per il grande musicista. Al centro, il quadro ospitato al Museo

Vivaldi e il mistero del suo ritratto

Con il sostegno di Illumia, main partner per il progetto, Bologna Festival lancia ’Prospettiva Vivaldi’: dal 20 al 23 maggio, annuncia la sovrintendente Maddalena da Lisca, l’attenzione sarà tutta rivolta a "colui che può ben dirsi il maggior compositore italiano del Settecento", misconosciuto fino a un secolo fa ed il cui nome è invece oggi noto anche ai profani, ma "per il quale si attende ancora un festival espressamente dedicato e al quale la cinematografia non ha guardato con l’attenzione riservata ad altri musicisti, nonostante gli eventi della sua biografia e le sorti postume dei suoi manoscritti potrebbero essere ottimi soggetti per un film".

L’ultimo thriller storico è quello legato a un ritratto di musicista oggi conservato al Museo della Musica: dimenticato in un magazzino fino al 1938, ha ricevuto negli anni differenti identificazioni, fino a diventare l’immagine di Vivaldi che campeggia su libri e dischi. Ancora di recente, il catalogo ufficiale del Museo ha però messo in dubbio l’identità del musicista raffigurato, riaffermata invece ora dal flautista, direttore e musicologo Federico Maria Sardelli nel volume ’Il volto di Vivaldi’, attorno al quale è stato costruito il progetto bolognese. Esecuzioni, narrazioni, incontri e film ne saranno l’ossatura.

Proposte dalla Cineteca, sfileranno al cinema Modernissimo pellicole che dalla musica di Vivaldi hanno tratto particolare nutrimento (Bozzetto, Anger, Pasolini, Kurosawa, Renoir, Lanthimos, Melville). Al Museo della Musica (21 maggio) sarà Valentina Anzani a guidare la visita al dipinto incriminato e a riunire attorno allo stesso tavolo le due importanti istituzioni che mezzo secolo fa si contesero aspramente i meriti della riscoperta vivaldiana: l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e l’Istituto Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia. La chiesa di Santa Cristina ospiterà il debutto del concerto-reading di Sardelli ’Il volto di Vivaldi’ (23 maggio), con la prima esecuzione moderna di un’aria vivaldiana e varie partiture strumentali eseguite dall’Ensemble Modo Antiquo. Per la prima volta a Bologna si vedrà anche il suo precedente spettacolo ’L’affare Vivaldi’ (20 maggio), sulle avventure subite nelcorso del tempo dai manoscritti autografi vivaldiani.

"Quando abbiamo progettato ’Prospettiva Vivaldi’ – racconta Maddalena da Lisca – il primo pensiero è andato all’individuazione di uno spazio idoneo per concerti barocchi di grande attrattiva, che a Bologna di fatto manca. Da qui l’idea di recuperare agli eventi culturali la chiesa di Santa Cristina, dopo il suo recente recupero al culto. Conclusa la gestione di Genus Bononiae, il luogo è infatti rimasto inutilizzato, con tra l’altro la sparizione di centinaia di sedie per il pubblico, nonché i mixer di audio e luci. Grazie alla generosità di Francesco Bernardi, founder di Illumia, Bologna Festival ha acquistato 304 sedie (completate il prossimo autunno con la relativa cuscineria), da lasciare in dotazione a chi vorrà utilizzare quello spazio che rilanciamo oggi nel nome di Vivaldi".