Cesare Cremonini e il viaggio ‘on the road’ in America: “Qui sto registrando nuova musica”

Il lungo ‘on the road’ del cantante bolognese verso l’Alaska, mentre registra canzoni nello stesso studio dei Nirvana, Alice in Chains e Foo Fighters. Ma chi è la persona che sta condividendo il sogno americano insieme a lui?

Bologna, 20 febbraio 2023 – “L’incanto sarà godersi un po’ la strada”. Fa sorridere, eppure ‘Buon viaggio’ di Cesare Cremonini ha accompagnato tantissimi italiani in giro per il mondo, e adesso fa da eco al suo incredibile on the road in America. Ma dov’è che sta andando? (guarda la fotogallery)

A sciogliere i dubbi è un suo post di oggi, corredato da foto e video: “La bella notizia è che sto registrando nuova musica nei “Robert Lang Studios” di Shoreline, vicino a Seattle”.

Cremonini al lavoro nei “Robert Lang Studios” di Shoreline, vicino a Seattle
Cremonini al lavoro nei “Robert Lang Studios” di Shoreline, vicino a Seattle

Al momento, sappiamo che la popstar di Bologna è diretto in Alaska a bordo della sua jeep bianca. E se "non importa dove”, ma “conta solamente andare”, sappiamo già che comunque andrà il suo viaggio amerà il finale ai confini del mondo, tra i ghiacciai bagnati dal Mar Glaciale Artico.

Un nuovo progetto musicale

Proprio a Seattle, Cremonini annuncia che sta registrando nuova musica nei Robert Lang Studios di Shoreline. Si tratta di storici studi di produzione musicale dove hanno registrato qui i Nirvana per l’ultima volta, ma anche band come Soundgarden, Foo Fighters, Alice in Chains e la lista è lunga.

“Questo luogo ha un’energia pazzesca e custodisce memorie. Sono molto felice di aver iniziato a scrivere una nuova pagina della mia storia qui. Oggi, nel giorno del compleanno di Kurt Cobain, si respirava qualcosa di unico. Ho registrato pianoforti, voci, chitarre e bassi di canzoni nate in questo periodo in totale libertà” scrive l’autore. Questa è l’ultima tappa musicale prima della grande traversata verso l’Alaska.

La playlist di viaggio

Cremonini ha creato una playlist di canzoni per sintonizzare tutti i fan sulle sue frequenze americane.

Su Spotify, infatti, è possibile ascoltare tutti i brani musicali che il cantante aggiunge in tempo reale, lasciandosi ispirare dai luoghi che vede e dalle persone che incontra.

Si chiama “Cesare’s endless playlist” e la si può raggiungere liberamente entrando sulla nota piattaforma musicale oppure tramite link dalla bio del suo profilo Instagram.

L’itinerario on the road di Cremonini

Sembra lontano l’iconico giro in vespa sui colli bolognesi, mentre il cantante prosegue la sua rotta lungo le routes americane, le stesse che hanno riempito pagine e pagine di libri e i sogni insieme alle disillusioni della beat generation. Quello di Cremonini sembra infatti un guardarsi dentro, un lungo viaggio e insieme una grande riflessione personale e artistica, che lo portano sulle tracce di musicisti intramontabili e che della musica ne hanno scritto la storia.

Scrive in un suo post: “Non sono in vacanza, non riesco a chiamarla così. Sto togliendo tutto intorno a me, soprattutto me. Sto creando l’estasi dello stupore e per me lo stupore è origine e autenticità. Ci vuole coraggio anche in questo. Il coraggio di mettersi in discussione quando sei al massimo e non addomesticarsi mai. In ogni fase della mia carriera ha cercato dei volta pagina. Perché la musica è anche la mia vita e se muoio io lo fa anche lei”.

Sappiamo che la sua direzione è l’Alaska, suolo dei ghiacci vicino il circolo polare artico, dove andrà a caccia di aurore boreali

Prima tappa: Antigua. Da solo?

Porto la mia jeep sopra le Colonne d’Ercole dei Caraibi e riesco a guardare avanti e indietro nello stesso istante – scrive Cremonini su un post di Instagram – Vent’anni fa in questi giorni scendevo la Ruta 40 in Argentina fino alla Terra del fuoco. Scrivevo Maggese. Davanti a me il grande, sconfinato freddo del nord (North Country Fair) è ancora lontanissimo, se mai ci arriverò. Ovunque io stia andando ringrazio di cuore un amico che amo. Mi insegnasti tu a viaggiare in solitaria. Ma questa volta spero mi raggiungerai”.

Tra avventura e mistero, Cremonini ha annunciato così il suo viaggio in solitaria, lo scorso 26 gennaio, mentre approdava con la sua jeep e con in mano una Canon sull’isola di Antigua. Immerso negli scenari oceanici mozzafiato, tra spiagge incontaminate e le foreste delle Piccole Antille, Cesare si è imbattuto nella bellezza del territorio oltreoceano iniziando così il suo viaggio che, inevitabilmente, è anche musicale.

“You belong to me” di Jo Stafford è il sottofondo che trasporta la popstar di Bologna in uno scenario anni 50. Prima di lasciare l’isola, Cremonini in versione documentarista ci ricorda che Antigua si chiama così per via di Cristoforo Colombo, “in onore di Santa Maria la Antigua di Siviglia” puntualizza sui social. Ma la curiosità dei fan, sintonizzati da subito sulle frequenze caraibiche di superCe, da subito si è fissata su una domanda: con chi è partito?

Un viaggio in solitaria, abbiamo detto; ma insomma, ci si chiede chi mai sarà il fotografo dietro quella Canon che ogni tanto lo ritrae sullo sfondo americano. Intanto, le prime giornate nel continente americano sono state all’insegna dell’amicizia. Infatti, Cesare ha incontrato qui, durante il suo “folle cammino”, vecchi amici che hanno colorato di affetto e speranza in un “momento particolare della vita”.

Verso le città della musica

Miami, Amelia Island, Orlando, Atlanta: oltre mille chilometri percorsi dalle 4 ruote di Cremonini e altrettanti lo separano dalla sua meta del cuore: il Tennessee. Il nostro cantante bolognese non poteva non far tappa alle città della musica. Chattanooga, Nashville e Memphis sono considerate infatti la culla della musica country e del blues, dove banjo e violino hanno dato vita lungo il fiume Missisipi a quei ritmi che hanno fondato la musica moderna, tra cui il rock.

Scrive Cesare: “Nashville, 48 ore di musica. Robert’s mood. Country Music Hall of Fame. Johnny Cash Museum. Questa mattina vado a chinare il capo e togliermi il cappello sulla tomba di Johnny Cash, ad Hendersonville. Cash è stata una fonte di purezza e verità. Il mio sangue gira al massimo per ore, poi mi commuovo, ogni tanto urlo. Sono un cantante da quando andavo al liceo e camminare nel mondo in questo modo mi fa sentire appena nato. Ho gli stessi occhi. Poi… Poi nel pomeriggio sarò in viaggio verso Memphis, per Elvis. Ricollego tutti i fili. Vado verso nord. Tolgo ogni cosa fino a trovarmi solo davanti a me. L’Alaska è lontana…".

Tra America e Messico, fino al Super Bowl

Tappa a Juarèrz, in Messico. Qui Cesare incontra un suo amico e annuncia ai fan che d’ora in avanti non sarà più solo. Pare sia lui, dunque, il compagno di viaggio misterioso che dietro la camera filma le sue imprese americane. E che cameraman. L’amico di Cremonini, Giorgio John Squarcia, è scrittore e regista, nonché filmmaker di questa esperienza yankee di Cesare.

E dopo un’entusiasmante gita al Parco nazionale delle sabbie bianche nel Nuovo Messico - che con oltre 700 km di cristalli di gesso è il parco naturale più grande di questo tipo - è la volta di Phoenix. Direzione: Super Bowl.

Qui il cantante ci ha mostrato un po’ di american way of life che si scatena per la finale del football americano, proprio mentre noi eravamo in detox da Sanremo. Qui Cesare ha visto ospiti d’eccezione, da Elon Musk a Cara Delevingne, ma soprattutto si è goduto in diretta un concerto di Rihanna, la queen che da anni che non si esibiva live. In total red, e su palchi stratosferici e sospesi nell’aria effervescente della notte americana, ha annunciato al mondo che spetta il suo secondo figlio.

Cesare Cremonini e il suo amico Giorgio John Squarcia
Cesare Cremonini e il suo amico Giorgio John Squarcia

La California, verso il Canada

Dopo 5mila chilometri, il nostro Cesare è arrivato sull’altra sponda dell’Oceano, in California. Dopo una visita al Parco nazionale del Joshua Tree, tra cactus, rocce e roulottes lungo le strade, è la volta di Santa Monica e la mitica Los Angeles.

Cesare festeggia qui un mese dall’inizio del suo viaggio e preannuncia la sua salita verso l’Alaska. Destinazione: Fairbanks, sulle note di “Mamam, you been on my mind" di Bob Dylan.

Dopo San Francisco, Cesare arriva nello stato di Washington, a nord degli Stati Uniti. Qui fa tappa a Seattle il 20 febbraio a casa di Kurt Cobain, e non è un caso. Il cantautore statunitense scomparso nel ‘94 a soli 27 anni, voce dell’intramontabile rock band Nirvana, nacque proprio in questo giorno, nel 1967. Fuori casa del chitarrista, la stessa dove si è tolto la vita, c’è una panchina ricoperta di biglietti con messaggi da parte dei fan.

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