MARCO BEGHELLI
Cultura e spettacoli

Laura Marzadori: “Con la musica creo ponti”

La violinista suona in piazza Maggiore con l’Orchestra del Conservatorio per il Festival Respighi: "Una grande emozione"

Laura Marzadori, classe ’89, ha scritto il libro ’L’altra metà delle note’

Laura Marzadori, classe ’89, ha scritto il libro ’L’altra metà delle note’

Bologna, 8 giougno 2024 – Il Festival Respighi Bologna presenta alla città la sua seconda edizione (in programma a settembre) con un’anteprima ‘popolare’ in piazza Maggiore, bissando la formula vincente dello scorso anno. E come in quell’occasione, protagonista sarà significativamente l’ Orchestra del Conservatorio G. B. Martini , diretta domani sera (ore 21.30), da Giulio Arnofi . In programma un Concerto per violino e orchestra di Ottorino Respighi solo di recente recuperato alla pratica esecutiva, e varie musiche per film di Riz Ortolani , Ennio Morricone , Nino Rota . Solista Laura Marzadori , da dieci anni primo violino di spalla nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Che effetto fa, da bolognese, suonare in piazza Maggiore?

"Per me è sempre un grande piacere tornare a Bologna. E l’emozione si moltiplica se il concerto è programmato nel luogo più iconico della mia città, cui resto molto legata. Per un musicista classico, abituato al chiuso dei teatri, è certamente uno spazio insolito, non privo di problemi esecutivi, ma può accogliere un pubblico vastissimo che in buona parte i teatri non li frequenta. È dunque l’occasione per attirare nuovi spettatori".

E poi c’è l’Orchestra del Conservatorio.

"Sì, quel Conservatorio che io stessa ho frequentato, dove mi sono diplomata assai presto, a soli 16 anni (nel 2005), e al quale resto molto legata. Ricordo il periodo con grande piacere sotto tutti i punti di vista, anni importanti della mia formazione, non solo professionale ma anche umana: il Conservatorio è stato per lungo tempo la mia seconda casa, dove ho coltivato amicizie fortissime che continuano tuttora. E oggi sono sempre pronta ad avere contatti con i musicisti delle nuove generazioni, in particolare attraverso i social , che consentono un rapporto diretto e personale. Nulla di ‘costruito’ – specifica la giovane artista –: semplicemente mi mostro per quello che sono. Più che elargire consigli ai giovani musicisti, racconto la mia esperienza, sperando possa essere un esempio e uno stimolo insieme, per rafforzare la fiducia nel futuro".

Una infuencer della classica?

"Nel tempo il pubblico dei miei ’ social ’ si è ampliato, anche in virtù di scelte che ho fatto, come la partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno duettando sul violino con Lazza (che non è solo un cantante trap, ma anche un pianista classico). Dopo quell’esperienza hanno cominciato a scrivermi giovani che non avevano mai sentito suonare un violino, e ne sono rimasti affascinati vedendolo accostato alla loro musica. Pure così si creano ponti fra pubblici diversi (di barriere, anche artistiche, ce ne sono già troppe)".

E questo Respighi?

"È un concerto per violino e orchestra lasciato incompiuto dall’autore nella sua parte finale. Mi piace ricordare che l’ho inciso io in prima mondiale (nel 2011, per l’etichetta Naxos), con il direttore Salvatore Di Vittorio che ha provveduto al suo completamento. Purtroppo resta tuttora poco eseguito. È musicalmente impegnativo, vivendo di contrasti: musica di grande freschezza e leggerezza, ma con un toccante lirismo nel secondo movimento, che amo particolarmente".