Bologna, 149 milioni in più in busta. Bulgarelli (Cgil): "È la città del lavoro"

"In tasca a ogni dipendente quasi 1.800 euro in aggiunta tra premi, welfare e salario aziendale"

Bologna, 30 dicembre 2023 – I lavoratori bolognesi hanno guadagnato 149 milioni di euro in più dalla contrattazione di secondo livello. In pratica, parliamo di quasi 1.800 euro in tasca in più per ogni dipendente, tra salario aziendale, premi e welfare. La sintesi dei dati è di Michele Bulgarelli, segretario generale della Cgil di Bologna, che nel suo primo anno da numero uno della Camera del Lavoro, fa un bilancio positivo del territorio: "Questi numeri dimostrano che siamo la città della contrattazione. E che il sindacato serve...".

Il segretario generale della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli. A destra, le lavoratrici de La Perla in presidio davanti allo stabilimento di via Mattei
Il segretario generale della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli. A destra, le lavoratrici de La Perla in presidio davanti allo stabilimento di via Mattei

La Camera del Lavoro di Bologna, tra l’altro, quest’anno ha compiuto 130 anni...

"Abbiamo festeggiato l’estate scorsa con un evento in Cineteca e al parco del Cavaticcio, interrogandoci su come Bologna deve continuare a essere città del lavoro. I numeri parlano chiaro: nelle 494 aziende con contratto aziendale e almeno 50 addetti, 321 imprese, il 64%, hanno un contratto di secondo livello (aggiuntivo rispetto al contratto collettivo nazionale, ndr). In pratica, 84mila lavoratori bolognesi possono contare su 1.769 euro di salario aggiuntivo e 125 euro di welfare".

Questi numeri che cosa dimostrano?

"Che sotto le Due Torri partiamo da una buona base e il sindacato sa fare il suo lavoro. Bologna non a caso è stata la prima piazza del sindacato contro il governo Meloni il 6 maggio. Ma si deve fare di più".

Estendere la settimana corta come in Lamborghini?

"Lamborghini ha indicato la strada. Tutti parlano della settimana corta, come è normale che sia, ma anche in tante aziende del settore manifatturiero siamo riusciti a ottenere riduzioni di orario. Penso a Ducati e ad altre realtà. A Bologna le famose 35 ore pagate 40 già si applicano...".

Anche qui ci sono le vertenze di Marelli e La Perla...

"Il libro sui 130 anni della Camera del lavoro di Bologna parla anche delle tante vertenze portate avanti nel nostro territorio. Perché i sindacalisti sono anche le vertenze che fanno... E la particolarità è che qui quando c’è una crisi aziendale i lavoratori si organizzano contro la chiusura. E sono tante le imprese che, grazie a questa mobilitazione, si sono salvate. Penso alle lavoratrici della Perla che ora, giustamente, si battono anche in tribunale. Lo stesso hanno fatto le operaie dell’ex Saga Coffee, così come le tute blu della Marelli in presidio".

Come crede si risolveranno queste vertenze?

"Per prima cosa mi auguro che sia per La Perla che per Marelli si preveda la continuità aziendale. Per lo stabilimento di Crevalcore vediamo la luce, per La Perla, a causa degli arretrati degli stipendi, sarà più dura".

Guardando al 2024 quali sfide aspettano la Cgil e Bologna?

"Primo punto: i salari. Penso al turismo, ad esempio: un bene, come dice Giancarlo Tonelli di Ascom sul Carlino, ma vanno rinnovati i contratti, fermi da quattro anni. Secondo: vanno sperimentate nuove forme di rinnovo contrattuale di sito o di filiera. Terzo: serve più equità. E in in una città come Bologna il calcolo delle tasse dovrebbe tener conto non solo dell’Irpef, ma dell’Isee. Infine, la casa: nessuno si salva da solo sull’abitare. Per questo anche le imprese finanzino il fondo metropolitano che fa parte del piano casa".

La Cisl non ha aderito allo sciopero di Cgil e Uil. L’unità sindacale tornerà nel 2024?

"Se si dà la possibilità a tutti i lavoratori di votare su ciò che li riguarda l’unità sarà garantita".

A gennaio parte la Città 30. C’è preoccupazione?

"L’assemblea Cgil ha votato a favore. L’obiettivo di avere zero morti sulle strade è fondamentale, anche perché la strada – pensiamo solo ai rider – è anch’essa un grande luogo di lavoro. Ma continueranno i tavoli di confronto sul provvedimento".

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