Bonaccini sulla crisi ’La Perla’: "Lavoratrici senza stipendio. Il Ministero deve intervenire"

Il presidente della Regione: "Va aperto un confronto sugli ammortizzatori sociali per le dipendenti. Necessari la vendita del marchio e un progetto di rilancio vero". Attesa per l’udienza del 19 gennaio.

Bonaccini sulla crisi ’La Perla’: "Lavoratrici senza stipendio. Il Ministero deve intervenire"

Bonaccini sulla crisi ’La Perla’: "Lavoratrici senza stipendio. Il Ministero deve intervenire"

"Al fianco delle lavoratrici della Perla, un marchio storico dell’abbigliamento Made in Italy". Lo ha scritto sul social network X (ex Twitter) il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Al momento la data che sembra possa essere lo snodo fondamentale della vicenda che riguarda la storica azienda di intimo è quella del 19 gennaio quando si terrà la prossima udienza al tribunale fallimentare di Bologna e si terrà la discussione sulla controparte britannica ‘La Perla Global Management Uk’.

I sindacati hanno chiesto l’amministrazione straordinaria dell’azienda e il sequestro preventivo del marchio ed è stata accolta l’istanza con la quale veniva chiesto il sequestro preventivo del marchio". Bonaccini ha ricordato che La Perla: "Da anni attraversa una profonda crisi che ne mette a rischio la sopravvivenza e i posti di lavoro – ha scritto – . Una prospettiva inaccettabile. Occorre accelerare affinché si arrivi velocemente a una vendita del marchio e a un progetto industriale che rilanci l’azienda e in particolare salvaguardi lo stabilimento di Bologna, il cuore produttivo. L’impegno della Regione in questo senso è massimo e domani chiederemo al Ministero del Lavoro di risolvere il tema degli stipendi, che le lavoratrici non ricevono da ormai quattro mesi, aprendo un confronto sugli ammortizzatori sociali".

Nei giorni scorsi era intervenuto anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla: "Abbiamo i liquidatori, quello inglese e quelli nominati dal tribunale di Bologna – ha detto : è evidente che adesso dobbiamo far dialogare due soggetti di Stato per avere le migliori condizioni per attrarre soggetti industriali. Il marchio è importantissimo, ma dietro ci deve essere una soluzione industriale".

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