Vertenza La Perla: è più vicina la cassa integrazione

Da ottobre lavoratrici senza stipendio. L’assessore Colla: “L’obiettivo è di raggiungere un accordo per rendere esigibile il marchio, l’attività e di conseguenza l’impiego delle maestranze”

Bologna, 15 febbraio 22024 - E' più vicina la cassa integrazione per le dipendenti de La Perla. La Regione Emilia Romagna rende noto che si va verso un accordo sindacale in tal senso per i dipendenti italiani de La Perla Manufacturing, mentre è stato richiesto un analogo percorso per quelli inglesi de La Perla Global Management UK Limited. Le sigle sindacali sperano che a marzo le lavoratrici, senza stipendio da ottobre, possano respirare.

Le lavoratrici de La Perla di Bologna in presidio davanti all'azienda
Le lavoratrici de La Perla di Bologna in presidio davanti all'azienda

Il tavolo al Mimit

Questa mattina al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) si è tenuto in videoconferenza il tavolo sullo storico marchio bolognese di lingerie, che era stato richiesto dai sindacati a fine novembre. Per il ministero ha partecipato la sottosegretaria Fausta Bergamotto, per le istituzioni locali l'assessore regionale Vincenzo Colla e il capo di gabinetto metropolitano Sergio Lo Giudice. Collegati anche i rappresentanti di Filctem Cgil e Uiltec Uil, i curatori di La Perla Global Management Uk e i commissari straordinari di La Perla Manufacturing.

Cassa per cessazione attività

I curatori di La Perla Uk, società di diritto britannico in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione a Londra, presenteranno in queste ore al giudice la richiesta di autorizzazione per l'apertura della cassa: l'ammortizzatore individuato è la cassa per cessazione di attività (quella prevista per il decreto Genova).

Più complesso individuare lo strumento per La Perla Manufacturing, per la quale due settimane fa è stato aperto il periodo di osservazione, ma non si esclude l'emanazione di un decreto per garantire l'ammortizzatore. Anche qui, i commissari hanno già inviato la richiesta.

I prossimi passi

Dopo l'autorizzazione del Tribunale per sbloccare gli ammortizzatori sociali, dovrà tenersi l'esame congiunto con i sindacati, per ciascuna delle due aziende. Poi la palla passerà al Mimit.

Il Tribunale di Bologna convocherà presto un'udienza coi curatori italiani e i liquidatori di La Perla Global Management Uk, per cercare di ricomporre una situazione inedita che vede la stessa azienda in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione nel Regno Unito. Il confronto fra i curatori italiani Luca Mandrioli e Andrea Monari e i liquidatori inglesi è in una fase di stallo che preoccupa istituzioni e sindacati bolognesi, che sperano nella creazione di un veicolo unico che comprenda marchio e stabilimento bolognese, oltre agli altri asset del gruppo, per evitare spezzatini. Un progetto che passa necessariamente anche da un'intesa con gli inglesi, visto che società britannica (con 70 dipendenti a Bologna) è proprietaria del marchio e delle quote de La Perla Manufacturing (verso cui è debitrice di 96 milioni) oltre che di tutti gli altri asset del gruppo. Questa mossa del Tribunale punta a sbloccare la situazione.

Colla: "La cassa integrazione è un fatto positivo”

“Abbiamo appreso che i commissari de La Perla Manufacturing - ha detto l’assessore Colla al termine dell’incontro - hanno depositato istanza, e già avuto parere positivo da parte del giudice delegato, per avviare le procedure per l’accordo sindacale di Cassa integrazione dei dipendenti. Un fatto molto positivo, assieme all’impegno di far partire concretamente il dialogo tra le due procedure, quella italiana e quella inglese. In questo incontro l’obiettivo sarà quello di raggiungere un accordo al fine di rendere esigibile il marchio, l’attività e di conseguenza l’impiego delle maestranze. Da qui la nostra richiesta formale di riconvocare il tavolo subito dopo l’udienza, che è stata accolta dalla sottosegretaria Bergamotto”.

I sindacati: "Restiamo preoccupati"

Il tavolo su La Perla convocato dal Mimit e tenutosi stamattina in videoconferenza "ci consegna alcune risposte ma ci lascia notevoli preoccupazioni", affermano le sindacaliste Stefania Pisani (Filctem Cgil) e Mariangela Occhiali (Uiltec Uil). Da un lato si sblocca la partita degli ammortizzatori sociali, su cui le procedure "sono a buon punto, quindi entro la settimana prossima verremo convocati per l'esame congiunto al fine di procedere in tempi brevi alla loro attivazione". Per quanto riguarda La Perla Uk, è stata attivata anche la procedura che consentirebbe il pagamento da parte dell'Inps della solidarietà, che doveva essere anticipata dall'azienda e invece risulta non pagata da ottobre 2023. "Queste due risposte le riteniamo importanti, perché consentono di dare qualche forma di sostegno economico a lavoratrici e lavoratori che da ottobre 2023 non riescono ad avere le loro retribuzioni", commentano Pisani e Occhiali. Ma le sindacaliste criticano il fatto "che il ministero ritenga una ulteriore complicazione per le relazioni con i liquidatori inglesi l'attivazione delle procedure processuali attivate presso il Tribunale di Bologna". Secondo Filctem e Uiltec, "se fosse rimasta la sola procedura di liquidazione Inglese la situazione sarebbe stata ad oggi decisamente peggiore, il destino delle lavoratrici del Portogallo insegna". Pisani e Occhiali rilanciano l'appello di un intervento del governo: "Se i liquidatori inglesi continuassero a rimanere su posizioni di non confronto e di mancate risposte, servirà una decisa pressione diplomatica"

Chiesta la corsia preferenziale

La Regione ha inoltre chiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come annunciato ieri anche dal presidente Stefano Bonaccini, una corsia preferenziale per il pagamento della cassa integrazione e lo sblocco delle pendenze precedenti. “Il merito di aver potuto avviare questo nuovo passaggio con soggetti che hanno potere decisionale - ha concluso Colla - va attribuito all’iniziativa delle organizzazioni sindacali e delle lavoratrici e lavoratori, ma anche alla velocità con cui il giudice delegato ha assunto formali e complesse decisioni. Abbiamo, inoltre, apprezzato la disponibilità e la competenza di tutti i professionisti incaricati, oltre alla disponibilità della struttura del ministero”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro