La Perla, il tribunale salva il marchio col sequestro preventivo

Nominati anche i custodi vista l’istanza di fallimento che pende sull’azienda. Soddisfatti sindacati e Pd di Bologna: “Così hanno scongiurato il pericolo di inibire alle aziende italiane l'utilizzo del marchio e quello di cessione del marchio. Ora speriamo nello sblocco del pagamento delle retribuzioni”

Bologna, 19 dicembre 2023 - E' un primo passo ma fa ben sperare: il Pd di Bologna accoglie "con soddisfazione" la decisione Tribunale di Bologna che ha accolto le istante dei sindacati per attivare misure cautelari di custodia de La Perla.

Il tribunale di Bologna ha infatti nominato i custodi per La Perla, su cui pende un’istanza di fallimento presentata da un creditore dell’azienda, e sequestrato preventivamente il marchio della produttrice di lingerie bolognese depositato a Londra.

Lo hanno annunciato i sindacati Filctem-Cgil e Uiltuc-Uil di Bologna che, nei giorni scorsi, avevano presentato proprio innanzi al Tribunale, un'istanza di amministrazione straordinaria per la storica società.

Una delle manifestazioni di protesta delle lavoratrici de La Perla in via Mattei
Una delle manifestazioni di protesta delle lavoratrici de La Perla in via Mattei

"Con estrema soddisfazione - osservano - apprendiamo la notizia che il Tribunale di Bologna ha accolto le ragioni di parte sindacale riguardo la necessità attivare misure cautelari di custodia di La Perla, procedendo, con notevole tempestività, a sequestrare tutto il patrimonio di La Perla Manufactoring, ivi compresa l'azienda, a nominare due custodi oltre che a procedere al sequestro preventivo dei marchi detenuti a Londra”.

Di fatto, argomentano le due organizzazioni sindacali, "questa operazione, scongiura il pericolo, reso palese dalla dichiarazione dei liquidatori di Londra, di inibire alle aziende italiane l'utilizzo del marchio e di cessione del marchio senza tenere in debito conto il destino delle qualificate competenze di lavoratrici e lavoratori di La Perla”.

Inoltre, puntualizzano Filctem e Uiltuc "auspichiamo che la misura cautelare di custodia determini al contempo un celere sblocco del pagamento delle retribuzioni di ottobre, novembre e tredicesima, in mancanza del quale il rischio di dispersione delle maestranze si concretizzerà a breve. Senza le splendide maestranze, detentrici di know how di elevatissima specializzazione, non ci sarebbe più La Perla”, concludono i sindacati. 

Un "primo passo che però è significativo nella tutela del patrimonio che La Perla rappresenta, un patrimonio che non esisterebbe senza il contributo fondamentale delle lavoratrici. Un primo segnale positivo che però non garantisce la loro sicurezza e la stabilità economica. Continueremo ad essere accanto alle lavoratrici, affinché vengano elargiti gli stipendi che devono avere, alle organizzazioni sindacali, alla loro mobilitazione", ha affermato la segretaria del Pd di Bologna Federica Mazzoni.

"Seguiremo da vicino gli sviluppi della situazione, con l'obiettivo di garantire giustizia e sostenere, come sempre, le lavoratrici. Grazie alla determinazione dei sindacati e all'efficace azione del tribunale, confidiamo che questo successo segni l'inizio di una fase di maggiore sicurezza e stabilità per La Perla e le sue lavoratrici” conclude Mazzoni.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro