Bis di Nanni senza patemi: "C’è tanto da fare"

Il sindaco uscente stacca lo sfidante Cipollini: "È stato compreso che non abbiamo completato il nostro programma a causa del Covid"

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di Massimo Selleri

Con un risultato ampio, Giuseppe Nanni è stato confermato sindaco di Alto Reno Terme. "Credo che sia stato compreso – spiega il primo cittadino – che tanti punti del nostro programma non sono stati attuati a causa del Covid. Allo stesso tempo penso sia stata premiata l’idea di un sindaco che cerca di abbreviare la distanza tra le persone e le istituzioni e che cerca di eliminare gli ostacoli". Dei tanti punti di quel programma, Nanni ha ben chiaro quali siano quelli principali da sviluppare.

"Dobbiamo continuare ad avere un’attenzione importante nei confronti delle persone fragili, una categoria che si è particolarmente allargata con la pandemia e che ha nel Comune il primo interlocutore. C’è anche tutto il discorso delle grandi opere da sviluppare. La ripresa economica e altri fattori connessi hanno aumentato il costo delle materie prime e questo significa anche un aumento delle spese per realizzarle. Non possiamo, però, restare indietro dal punto di vista dell’innovazione, per cui la questione delle risorse andrà affronta nelle sedi opportune".

C’è anche la proposta del nome del paese da cambiare. "La denominazione del Comune non cambierà e ringrazio i cittadini per aver capito che questa era una provocazione. Il dibattito ci ha fatto capire come dobbiamo utilizzare di più i due nomi storici, vale a dire quello di Porretta Terme e di Granaglione, che rappresentano l’identità di due comunità che vogliono camminare insieme". Se i rapporti tra Alto Reno Terme e la regione Emilia Romagna sono ottimi, vedi ad esempio l’ospedale che è rimasto perfettamente in funzione durante tutta la pandemia e continua a ricevere investimenti, la relazione con la città metropolitana è un po’ più complicata.

"In realtà i problemi ci sono solo con alcuni settori dell’ente metropolitano e non con tutti. Il fatto che non siamo solo noi ad avere questo tipo di fatiche sta ad indicare come ci sia qualcosa che non funzioni nella struttura in sé. La realtà è che fino a quando non arriveremo all’elezione diretta del sindaco metropolitano da parte dei cittadini, le sollecitazioni che arrivano dai Comuni rischiano di perdersi. Credo che questo sia il vero problema: c’è troppa distanza tra questa istituzione e i suoi cittadini".

Amareggiato lo sfidante Daniele Cipollini: "Davanti ad una vittoria così importante, bisogna chiedersi che cosa abbiamo sbagliato – dice –. Abbiamo ampiamente documentato come Alto Reno Terme sia così indebitato da essere al limite del commissariamento. O ci siamo spiegati male noi o non siamo stati compresi. Purtroppo per i cittadini il problema esiste davvero".

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