di Paolo Rosato
Pare non siano tranquillissime le giornate di semi-relax che Matteo Lepore si è preso dopo aver vinto le elezioni. Godersi la famiglia è tutto, ma le telefonate per comporre gli staff di Comune e Città metropolitana, nonché le giunte – ci sono anche cinque posti a Palazzo Malvezzi da riempire, nella nuova chiave metropolitana –, pare non si siano fermate un attimo. Del resto c’è il governo di una città in ballo, e Lepore sa bene che tutto dovrà combaciare come nell’ultimo livello di Tetris. Il suo entourage nicchia, ma il valzer è partito. Gli scenari.
Casa
In questi giorni le indiscrezioni sembrano concordare: a Emily Clancy andrà un assessorato di peso. L’assessorato alla Casa, pieno di nuove sfide e nuovi progetti, sarebbe l’ideale per la leader di Coalizione civica. Ma la competizione esiste, gli alti profili in città sono diversi, e secondo nuove indiscrezioni si starebbero alzando le quotazioni di Marco Marcatili (Nomisma), che ha collaborato al programma di Lepore scrivendo proprio la parte sulla Casa e che potrebbe essere l’unico ingresso cattolico nella nuova giunta.
Scuola e conferme
Potrebbe, ci vuole il condizionale, perché Cristina Ceretti è ancora in ballo per uno scranno a Palazzo, malgrado non abbia sfondato con le preferenze. La Scuola sembrava destinata a Luisa Guidone, potrebbe finire alla Ceretti. Con il Welfare alla Guidone. Con la Ceretti in giunta, Lepore potrebbe ripescare quattro donne tra le non elette: Bittini, Bernagozzi, Di Pietro, Angiuli. Operazione che non dispiace. Quello che c’è di sicuro è che la Guidone un assessorato, a meno di cataclismi, l’avrà, al pari di Borsari (Lavori Pubblici) e Ara, che con il decentramento ai Quartieri dovrebbe avere anche Transizione ecologica e Ambiente. Un posto in giunta è destinato anche a Mattia Santori, sul tipo di delega (Agricoltura urbana? Sport in Città Metropolitana?) si vedrà.
Sanità
Sandra Zampa si è chiamata ufficialmente fuori ("Fake news su di me"), anche le stimate Toschi e Manca sarebbero out. Si starebbe facendo largo l’ipotesi che Lepore tenga per sé la delega, la situazione è in divenire.
Mobilità sostenibile
La patata bollente è difficile da piazzare, e le voci sul tecnico si rincorrono. Non confermata, ma circola, c’è la suggestione che porta ad Alessandro Delpiano, direttore della mobilità in Città Metropolitana. Che è un tecnico e che ha scritto il programma con Lepore. Smentite su Iosa Ghini all’Urbanistica, ci spererebbe ancora Valentina Orioli, che sarebbe in corso di valutazione anche per il salto proprio alla Mobilità.
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