Potere al Popolo cresce Collot è la terza più votata

La candidata soddisfatta: "Un ottimo risultato, frutto dell’impegno sul territorio. È la dimostrazione che si possono rompere gli schemi del centrosinistra"

Migration

di Francesco Moroni

Marta Collot dietro Matteo Lepore e Fabio Battistini con il 2,4% e Potere al Popolo terza compagine dopo le maxi coalizioni di centrosinistra e centrodestra.

Ve lo aspettavate?

"Fa piacere, ma è un risultato frutto di un percorso unito a livello nazionale. Abbiamo dimostrato come, al di là dei temi, un’azione che riparta dal radicamento territoriale possa contribuire a rompere gli schemi annacquati dal centrosinistra". Trevigiana, 28 anni, lavoratrice precaria come insegnante di musica, laureata all’Alma Mater e diplomata in Conservatorio. La neo portavoce nazionale di Potere al Popolo, Marta Collot, raddoppia sostanzialmente i consensi raccolti alle ultime Regionali, dopo una campagna elettorale fatta di presenza in prima linea e anche qualche diatriba, come il confronto con le forze dell’ordine durante la protesta per lo stabile dell’ex Poste abbandonato in via Agucchi. E anche se lo sbarramento del tre percento impedisce di eleggere un consigliere in Comune – risultato che potrebbe essere lo stesso anche negli altri grandi Comuni al voto –, quel battesimo di fuoco a gennaio 2020 sembra servito per permettere a Marta Collot di ingranare la marcia e arrivare alle Amministrative più agguerrita che mai. Almeno, stando alle preferenze dei bolognesi.

Quale sono le prime sensazioni?

"La valutazione per noi ora è estremamente positiva: siamo molto contenti del lavoro e del risultato, è chiaro".

C’è un’altra sinistra che alza la voce, contro la maxi coalizione del nuovo sindaco?

"Questo fine settimana ci conferma come certi appuntamenti elettorali servano a qualcuno per stringere accordi e fare scelte sottobanco, invece la scelta di Potere al Popolo di portare avanti un progetto politico a livello nazionale chiamato ‘Città pubblica’, in ogni Comune dove abbiamo corso, ha permesso di conquistarci il nostro posto".

E ora? Come si guarda al futuro?

"Siamo certi che continueremo la nostra battaglia dopo queste elezioni, intraprendendo allo stesso modo quel percorso che abbiamo iniziato ormai da tempo. La gente ha mostrato disaffezione dalla politica, visti gli sfracelli fatti dalla sinistra, ora è arrivato un segnale diverso".

Cos’ha pagato secondo voi, più di tutto?

"Il lavoro fatto sul territorio, l’impegno dei nostri militanti. Aspettiamo ancora gli esiti definitivi per prassi, ma possiamo dire di aver quasi raddoppiato i voti delle ultime Regionali. Questo dimostra continuità, credibilità e coerenza. Noi vogliamo ripartire proprio da questo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro