Sfuma il sogno di Sinistra Unita

Dora Palumbo si ferma sotto il 2 per cento . Dalla lista non si sbilanciano:. "Aspettiamo i risultati finali"

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La lista ‘Sinistra Unita per Bologna’ non riesce a sfondare, fermandosi all’1,59% con poco più di 2.300 crocette sul nome della propria candidata sindaco. Addolorata Palumbo, detta ‘Dora’, porta avanti così la propria nuova esperienza dopo la fuoriuscita dal Movimento 5 stelle e il passaggio al Gruppo misto, e quindi la corsa alla poltrona di primo cittadino, in un progetto che puntava a unire parte della sinistra, ma ancora non sembra bastare per portare esponenti all’interno del Consiglio comunale. E viene superata da Potere al popolo.

Non aveva sfigurato durante il dibattito tra gli otto profili papabili per il nuovo sindaco organizzato la settimana scorsa dal Carlino, mentre si era fatta notare durante tutta la campagna elettorale per diverse azioni sul territorio, in particolare relative all’impegno per chiedere un cambio di passo sul tema dell’edilizia scolastica e del rincaro sulle bollette. Dalla lista, intanto, si limitano ad aggiungere di "voler aspettare con calma i risultati definitivi, dei Quartieri e delle preferenze" prima di lanciarsi in analisi o commenti riguardo la tornata elettorale e l’esito della stessa per la lista, che raccoglie al suo interno anche Rifondazione comunista e Pci.

Dovrebbe quindi arrivare in giornata un commento definitivo sul risultato da parte di Dora Palumbo e il suo entourage, che si attesta comunque dietro Matteo Lepore, Fabio Battistini, Marta Collot e Stefano Sermenghi, quasi a pari punti con il candidato del Movimento 3V e migliore rispetto al candidato del Partito comunista dei lavoratori e a quello del Movimento 24 agosto.

fra. mor.

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