"Terzo settore, pronto il patto con il Comune"

Il vicepresidente di Fanep: "Abbiamo un futuro da modellare insieme: via alla co-progettazione"

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"Sono a Trieste per ricordare una bimba a cui ero e sono molto legato, la campagna ‘Io sono Sveva’ la ricordano tutti. E tornosubito a Bologna perché credo che tra il terzo settore e le istituzioni sia il momento finalmente di co-progettare il futuro insieme". Ha le idee chiare Nicola Turrini, vicepresidente della onlus Fanep, candidato nella lista ‘Lepore sindaco’. "Ho un profilo eserno ai partiti – spiega Turrini –, il mio obiettivo è quello di portare avanti al meglio le tematiche legate al terzo settore".

Per lei è la prima esperienza politica.

"Ho iniziato la campagna il 4 settembre, e se avrò la possibilità di portare la mia esperienza in Comune sarò molto contento, al contrario continuerò con il volontariato come sempre".

Quali battaglie vorrebbe portare in Consiglio comunale?

"La riforma in corso del terzo settore prevede uno scambio maggiore di co-progettazione e pianificazione a due voci, tra il welfare privato e l’amministrazione pubblica. La beneficenza per me è una questione di volontariato, vedo nella mia testa attorno alla figura centrale del volontario un terzo settore che sviluppi anche tratti di specializzazione, nei ruoli dove servono. E intendo anche un know-how di managerialità nelle tecniche, nei ragionamenti. La comunicazione di un grande ente del terzo settore equivale alla comunicazione di una grande azienda".

Nel programma di Lepore c’è grande spazio per quei temi.

"Il mondo non deve essere basato sulla competizione costante nel lavoro e nella vita, non voglio che i miei figli si debbano trovare a competere in un mondo peggiore. Per la prima volta l’amministrazione potrà mettere a terra una co-progettazione con enti del terzo settore di tutta la città. Abbiamo un futuro da modellare".

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