Bugani: "Qui il modello per vincere al primo turno"

Il capogruppo M5s: "La Conti ha capito che deve remare per Matteo. Renzi? Ha perso la battaglia di sopravvivenza e strizza l’occhio a Salvini"

Massimo Bugani, capogruppo M5s in Consiglio comunale

Massimo Bugani, capogruppo M5s in Consiglio comunale

di Rosalba Carbutti

Bologna laboratorio del nuovo centrosinistra non è un mantra solo del Pd. Massimo Bugani, capogruppo M5s in Comune e capo staff di Virginia Raggi a Roma, ieri alla festa di Articolo 1 ad ad ascoltare Pier Luigi Bersani, non ha dubbi: "In città Pd, M5s e sinistra stanno facendo qualcosa d’importante e coraggioso. E per dare ancora più forza a questo laboratorio di centrosinistra bisogna provare a vincere al primo turno".

Perché a Bologna il modello può funzionare e nelle altre città (Roma, Milano e Torino) no?

"Sotto le Due Torri si sono create le condizioni giuste per creare un modello positivo, ma richiede determinazione, pazienza e tanto sudore. Le Regionali di due anni fa hanno aiutato. Molti esponenti del Pd locale hanno capito che qualcosa doveva cambiare e che molte nostre istanze, prima ignorate, meritavano attenzione. Penso a Passante meno impattante, tram, riqualificazione dello stadio, minor consumo di suolo...".

Il centrodestra ha schierato Battistini. Se Galletti si candidasse col terzo polo, il ballottaggio sarebbe fattibile per il centrodestra?

"Non conosco Battistini, spero per Bologna che sia un uomo di destra capace di parlare di politica e di confrontarsi su temi diversi dalla sicurezza e il porto d’armi libero per tutti. Quella mentalità porta agli eccessi visti a Voghera. Fratelli d’Italia è guidata da persone molto radicate nel territorio e io dico a tutti che non bisogna dare nulla per scontato, indipendentemente dalle scelte di Galletti".

Lepore ha dato il via alla Fabbrica del programma e nella coalizione che lo appoggia ci sono 14 partiti. I maligni dicono: più che Ulivo pare l’Unione...

"Non credo che alla fine ci saranno 14 simboli su una scheda, in ogni caso vedo un lavoro frutto dell’asse Conte-Letta-Bersani che ha trovato esponenti locali lucidi e aperti che si sono messi a lavorare insieme".

Problemi di convivenza con Italia Viva? Renzi non smette di attaccarvi...

"Renzi parla tutti i giorni solo per tentare di stare al centro del dibattito politico. Ma la realtà è che qui ha fatto una battaglia di sopravvivenza per lui fondamentale, ha fatto una proposta alla città e ha perso nettamente. Fine. Non a caso, ora, strizza l’occhio a Salvini e alla destra".

La Conti sta lavorando alla sua lista. Basterà per ‘coprire’ al centro Lepore?

"Non vedo una coperta corta da allargare. C’è una buona coperta, copre dai piedi alle spalle e si respira bene. Isabella l’ha capito e si è messa a remare per Lepore. Chiunque voglia remare prenda un remo e spinga nella direzione che i bolognesi hanno indicato: un centrosinistra a trazione Pd, M5s e sinistra".

I rumors dicono che in caso di vittoria lei sarà in giunta.

"Sorrido, ma capisco anche il gioco mediatico. Adesso pensiamo a lavorare e a vincere, ma soprattutto a costruire un progetto solido e credibile".

I 5 stelle correranno alle Comunali col proprio simbolo: crede che con la pace Conte-Grillo il M5s potrà tornare ai vecchi splendori?

"Oggi stiamo iniziando un nuovo cammino, per me è come ripartire da zero. Anzi per dirla alla Troisi ‘ricomincio da tre’ che è la percentuale ottenuta alle Regionali. Bisogna essere umili, ma anche determinati perché con Giuseppe Conte usciamo da alcune ambiguità e in città si può diventare determinanti".

Il M5s di Conte sarà un partito classico?

"Non è questo l’obiettivo".

Il M5s è cambiato: dal no al governo Bersani del 2013 a Fico e Di Maio alla festa di Articolo 1...

"Il 2013 era un’altra epoca. Ora m’interessa il futuro e continuerò a confrontarmi con Bersani".

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