FRANCESCO ZUPPIROLI
Elezioni Comunali

Elezioni comunali 2021 Bologna, Lepore: "Due agosto, da Roma peccato di lealtà"

Il candidato sindaco del centrosinistra critica la nomina di De Pasquale all’Archivio di Stato, decisa dal ministro Franceschini

Matteo Lepore, candidato sindaco del centrosinistra

Matteo Lepore, candidato sindaco del centrosinistra

Bologna, 28 agosto 2021 - "Il Governo, nell’imporre dall’alto la scelta di Andrea De Pasquale alla sovrintendenza dell’Archivio di Stato, sta compiendo un peccato di lealtà nei confronti dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980". È una posizione netta – schierata al fianco dell’associazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna – quella assunta ieri alla Festa dell’Unità dal candidato sindaco del centrosinistra Matteo Lepore.

"Credo anche che il Pd – afferma Lepore – si debba assumere la responsabilità di garantire a un’associazione che avanza una critica forte rispetto a una nomina così cruciale, la possibilità di un confronto alla pari sul nodo Archivio di Stato e non fare calare la scelta dall’alto, nascondendosi dietro un comunicato stampa".

Il riferimento di Lepore è alla risposta del Ministro Dario Franceschini secondo cui De Pasquale all’Archivio sarebbe da considerarsi ‘cosa fatta’. "Ma la ferita apertasi 41 anni fa con la strage del 2 agosto può essere rimarginata solo dalla verità e dalla giustizia", chiosa il candidato dem.

Verità e giustizia verso cui la nomina di De Pasquale, stando a Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage, sarebbe "d’ostacolo – commenta –. In un ruolo così delicato nel processo di desecretazione degli atti relativi alla strage del 2 agosto, non è accettabile la scelta di un uomo (De Pasquale, ndr) che da direttore della Biblioteca Nazionale ha elogiato l’acquisizione dell’archivio di Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, implicato nelle stragi di piazza della Loggia e Piazza Fontana. È un errore contro cui opporsi in ogni sede e in ogni modo".

Anche attraverso le lettere spedite al premier Mario Draghi e al Presidente Mattarella, nonché con la raccolta firme "che procede per fermare una nomina che tranquillizza solo quegli apparati che non vogliono la verità", conclude Bolognesi.

Questa recente lotta, fino al contributo al processo ai mandanti della strage ancora in corso, passando per le battaglie, le manifestazioni e "costante ricerca della verità" hanno contraddistinto i 40 anni dalla costituzione dell’associazione dei familiari.

A maggior ragione adesso, a pochi giorni dall’1 settembre e dalla ripresa delle udienze in Corte d’Assise, in cui l’avvocato Andrea Speranzoni annuncia "altri 70 testimoni che devono ancora arrivare in aula. Alcuni dei quali avranno il compito di ricostruire il contesto in cui i mandanti ed esecutori della strage hanno operato".

 

 

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