Ostellari: "Battistini è autonomo dai partiti"

Il senatore della Lega spiega l’appoggio al candidato sindaco: "È un civico, un bolognese doc capace di ascoltare e parlare con tutti"

Andrea Ostellari, senatore e commissario della Lega in Emilia-Romagna

Andrea Ostellari, senatore e commissario della Lega in Emilia-Romagna

di Luca Orsi

Su un punto la Lega non ha mai ceduto. Anche a costo di rischiare la rottura con gli alleati di FdI e FI. Il candidato sindaco, è stato il mantra ripetuto per mesi da Matteo Salvini, doveva essere civico. Alla fine, è stato Andrea Ostellari – senatore e commissario regionale del Carroccio, che ha coordinato le operazioni fra Roma e Bologna – ad annunciare la decisione di appoggiare l’imprenditore Fabio Battistini. Subito dopo, è arrivato il via libera degli alleati.

Senatore Ostellari, cosa vi ha fatto preferire Battistini ad altre figure civiche?

"Battistini non è solo un candidato civico. È un cittadino bolognese doc, capace di ascoltare e parlare con tutti i bolognesi. Il centrodestra ha privilegiato anche questo aspetto".

C’è rischio che passi per ‘il candidato della Lega’?

"È l’obiettivo di Lepore (il candidato sindaco del centrosinistra, ndr). Ma i bolognesi non sono stupidi e non cadono nelle trappole della propaganda".

Battistini rivendica piena autonomia dai partiti.

"E fa bene. Quando vincerà, sarà il sindaco di tutti, non dei partiti, ma dei cittadini. Di destra, di centro e di sinistra".

Lepore è molto più conosciuto in città. È un gap che Battistini riuscirà a colmare?

"Lepore è molto conosciuto, ma non così amato. Nemmeno fra gli elettori tradizionalmente di centro e centro sinistra. Siamo sicuri che la notorietà, misurata oggi, sia un vantaggio?".

Si vota fra settembre e ottobre: vi aspetta una campagna elettorale sprint. Per Battistini sarà come scalare l’Everest, è stato detto. Che ne pensa?

"Più o meno nello stesso periodo di tempo, Isabella Conti ha preoccupato e non poco la ‘ditta’ e il suo candidato Lepore. Certo, avremmo sperato di avere più giorni a disposizione, ma siamo fiduciosi".

Lepore lavora a una coalizione ampia. Battistini dovrà convincere una quota di elettori moderati e anche di sinistra.

"Alle comunali non votano i militanti, ma i cittadini. Che possono avere opinioni politiche diverse, ma la medesima voglia di ricevere servizi migliori e ascolto, per davvero. Il Covid ci ha insegnato quanto ci sia bisogno di rapporto umano".

Che tipo di campagna elettorale farà la Lega a Bologna?

"Aperta, schietta, inclusiva. Non siamo in guerra con nessuno, come il Pd, e non dobbiamo difendere gli interessi di nessun padrino. Saremo in centro come nei quartieri di periferia, per difendere dignità, sicurezza e libertà di famiglie e lavoratori".

Pensa che Battistini dovrebbe presentare, prima del voto, il vicesindaco in pectore e parte dell’eventuale giunta?

"Non è la priorità, ma non escludo che si potrà fare. Abbiamo abbondanza di nomi, sia civici che nei partiti".

Può anticipare qualche nome che sarà nella lista della Lega?

"Non sveliamo subito le carte. Ma ci saranno esordienti interessanti, dal mondo delle professioni e dell’associazionismo. Oltre a tante conferme".

Le priorità, per Bologna?

"Sostegno al lavoro, sicurezza e dignità della persona. Bologna deve crescere, attrarre forze positive e credere nei giovani. Senza soffocare nel traffico, nel degrado, nella crisi delle nascite".

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