Archiginnasio d’oro a Prodi: c’è l’ok del Consiglio comunale di Bologna. Solo FdI ha votato no

Sono 28 i favorevoli: a votare contro sono solo cinque consiglieri di Fratelli d'Italia, mentre escono dall'aula i tre capigruppo di Lega, Forza Italia e Bologna ci piace. Si sfilano dai contrari il civico Gian Marco De Biase e il consigliere leghista Giulio Venturi. L’ex premier: “Commosso e onorato”

Bologna, 25 marzo 2024 - Il consiglio comunale dà parere favorevole all'Archiginnasio d'oro a Romano Prodi. Compatta la maggioranza di centrosinistra, mentre si spacca il centrodestra.

Il sindaco Matteo Lepore interviene in Consiglio comunale prima del voto, a larghissima maggioranza, sull'onorificenza dell'Archiginnasio d'oro a Romano Prodi )nella foto piccola)
Il sindaco Matteo Lepore interviene in Consiglio comunale prima del voto, a larghissima maggioranza, sull'onorificenza dell'Archiginnasio d'oro a Romano Prodi )nella foto piccola)

A votare contro sono solo cinque consiglieri di Fratelli d'Italia, mentre escono dall'aula i tre capigruppo di Lega, Forza Italia e Bologna ci piace (Matteo Di Benedetto, Nicola Stanzani e Samuela Quercioli).

Si sfilano dai contrari, il civico Gian Marco De Biase e il consigliere leghista Giulio Venturi.

In tutto, quindi, sono 28 i voti favorevoli e cinque i contrari. Sorride al termine della votazione il sindaco Matteo Lepore e stringe la mano a Venturi e De Biase che hanno votato a favore, abbracciando subito dopo anche Davide Celli, consigliere dei Verdi che recentemente è passato all'opposizione.

In Aula, prima del voto, il sindaco aveva "chiamato" l'opposizione a condividere l'ok alla delibera sottolineando il profilo europeo del professor Prodi, "motivo di orgoglio per tutta la nostra città. E grazie alla cultura europea che ha portato da presidente della commissione Ue ha reso Bologna una città migliore". Il sindaco, nel ricordare l'importanza di questa onorificenza che viene data sotto le Due Torri a personalità della cultura e della scienza, ha voluto ricordare il valore del profilo dell'ex premier che va "oltre gli steccati politici".

Prodi: "Commosso e onorato"

"Sono commosso per la manifestazione di stima che il Consiglio comunale di Bologna mi ha mostrato. In particolare sono grato al sindaco, Matteo Lepore, per aver avanzato la proposta di un riconoscimento, l'Archiginnasio d'oro, per il quale sono felice ed onorato", è la reazione di Romano Prodi, dopo la votazione del consiglio comunale di Bologna che ha deciso di assegnargli la massima onorificenza culturale cittadina.

I numeri del voto: non c’è l’unanimità

Come era emerso dal dibattito seguito all'annuncio della proposta, la concessione dell'onorificenza non ha trovato l'unanimità dell'aula di Palazzo D'Accursio: su 33 consiglieri presenti, sono arrivati 28 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica, lista Lepore, Verdi, Anche tu conti, Gian Marco De Biase di Bologna ci piace e, a titolo personale, Giulio Venturi della Lega) e cinque contrari (Fdi); erano assenti o non hanno partecipato alla votazione Matteo Di Benedetto della Lega, Nicola Stanzani di Fi, Fabio Brinati di Fdi e Samuela Quercioli di Bologna ci piace. La delibera è così passata con tre voti in più dei 25 previsti dal regolamento, che richiede la maggioranza dei due terzi per l'attribuzione delle onorificenze di questo tipo. L'approvazione della delibera è stata sottolineata da un applauso dai banchi del centrosinistra

Il discorso del sindaco Lepore

L'ex presidente del Consiglio e della Commissione europea "nel corso della vita ha dimostrato un impegno straordinario in campo istituzionale, economico e della ricerca scientifica lasciando un'impronta indelebile nel panorama europeo e internazionale", ha dichiarato Lepore presentando la delibera. A Bologna, dove vive da molti anni, Prodi tuttora "spende il proprio impegno gratuitamente, non solo dando consigli, certo, anche prendendo posizione - ha proseguito Lepore - ma rappresentando comunque una figura di riferimento che credo tutti dobbiamo apprezzare". Il legame di Prodi con la città "è sincero e possiamo dire che in tanti ne abbiamo beneficiato, credo di ogni parte politica - ha aggiunto il sindaco - non soltanto la nostra maggioranza di centrosinistra. Penso che Bologna sia una città migliore anche grazie al dialogo e al confronto civile con un rappresentante delle istituzioni". Prodi, conclude Lepore, è "una persona che merita il nostro rispetto, la nostra stima e credo anche il nostro riconoscimento".

Le motivazioni del riconoscimento

La proposta di riconoscimento, che a breve verrà messa in calendario, arriva, come si legge nelle motivazioni, per "il contributo scientifico nel campo dell'economia, che ha trovato positiva applicazione anche nei diversi incarichi di governo ricoperti; l'instancabile impegno profuso per animare una cultura delle istituzioni fondata sulla attiva partecipazione democratica, la cultura europeista e il profondo amore per la città di Bologna, centro propulsore e destino di tante sue iniziative, crocevia di relazioni, casa e culla di tanti affetti, che dalla sua dedizione generosa ha guadagnato lustro".

Perché FdI ha votato no

"Abbiamo votato no con convinzione, per una motivazione di metodo e una di merito”, spiega il capogruppo FdI in Comune Stefano Cavedagna. “Se Lepore avesse voluto davvero ottenere una condivisione su questo riconoscimento, allora avrebbe consultato anche i gruppi di minoranza invece di imporre una scelta che abbiamo appreso dai giornali – continua Cavedagna -. Sono poi seguiti i proclami sui giornali dicendo che FdI doveva rivedere la sua scelta. Non ci facciamo certo dettare l’agenda dal sindaco. Le motivazioni che ha dato Lepore sono legate alle scelte prese da Prodi in Europa. Ecco, noi abbiamo un’idea totalmente diversa di Europa. La continua cessione di sovranità del nostro paese, il tasso di cambio sfavorevole e non ultimo il recente proclama del Professore a fermare la destra in Europa, sono posizioni di Prodi ben distanti dal nostro pensiero politico. Proprio per questo abbiamo votato no. Ricordiamo infine a Lepore che queste onorificenze dovrebbero servire per unire e non per dividere”.

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