ROSALBA CARBUTTI
Politica

Emilia Romagna, verso Regionali lampo tra ottobre e novembre

Sprint dei partiti: il Pd fissa la Direzione a metà maggio. E il centrodestra potrebbe scegliere un politico come Lisei (FdI) o Rancan (Lega)

Stefano Bonaccini, se eletto alle Europee, potrebbe dimettersi a luglio

Stefano Bonaccini, se eletto alle Europee, potrebbe dimettersi a luglio

Bologna, 8 maggio 2024 – Si avvicinano elezioni lampo in l’Emilia-Romagna. La finestra elettorale prospettata per le Regionali del post-Bonaccini non è più quella di fine novembre di cui si parlava qualche settimana fa. Il voto, infatti, potrebbe tenersi già tra la fine di ottobre (il 27) e i primissimi giorni di novembre. La conferma di un voto-sprint dopo l’estate è arrivata ieri, durante le riunioni dell’Ufficio di presidenza e della capigruppo, dove è stata fornita la programmazione dei lavori dell’Assemblea legislativa di qui alla fine della legislatura. Se le urne arriveranno prima è quindi chiaro che anche i partiti dovranno anticipare le loro mosse. E, magari, cambiare le carte in corsa.

Il Pd regionale ha aperto il dossier non appena sono state depositate le liste per le Europee dell’8 e 9 giugno. Il "percorso ordinato" di cui aveva parlato il segretario regionale dem Luigi Tosiani partirà la prossima settimana (il 14 o il 15 maggio) con la Direzione regionale del partito. Ma già girano i primi sondaggi sulla prima ’rosa’ di possibili candidati (si parla di Michele de Pascale, Vincenzo Colla, Elisabetta Gualmini e Graziano Delrio – anche se ha detto di non essere disponibile – ma potrebbero essere ’testati’ anche Irene Priolo e Andrea Corsini).

Molto dipenderà se il Pd sceglierà un candidato unitario (che potrebbe essere definito a fine giugno) o propenderà per le primarie. Il centrodestra, invece, con elezioni più vicine, potrebbe cambiare strategia. Da quello che filtra, infatti, ieri a una riunione informale dei partiti di centrodestra prima della capigruppo ufficiale in regione, sarebbe emersa la possibilità di puntare su una candidatura politica, anziché civica (finora in pole c’era Elena Ugolini, rettrice del Liceo Malpighi di Bologna ed ex sottosegretaria all’Istruzione del governo Monti).

Durante l’incontro non si sarebbero fatti nomi, ma se toccasse a Fratelli d’Italia, uno dei più papabili sarebbe quello del senatore Marco Lisei, vicinissimo al viceministro Galeazzo Bignami. Ma visto che le decisioni le prenderà il tavolo di coalizione nazionale che dovrà trovare un equilibrio con le altre regioni al voto, chissà che non tocchi ancora una volta alla Lega correre nel feudo rosso.

In questo caso c’è anche chi sottovoce fa il nome di Matteo Rancan, capogruppo del Carroccio in Regione e segretario della Lega Emilia. Si vedrà. Intanto ieri si è definita la road map del post-Bonaccini. Sarebbero due gli spazi per le sedute del parlamentino regionale, quella dell’11 giugno e l’ultimissima riunione prevista per il 23-24 giugno con l’approvazione dell’attesa variazione di bilancio 2024, verosimilmente l’ultimo provvedimento di rilievo del corso uscente.

Ogni altra proposta della giunta o dell’Assemblea dovrà trovare posto in queste date, come ha spiegato a nome della giunta il sottosegretario Davide Baruffi. Entro la prima decade di luglio, infatti, si attendono le dimissioni di Bonaccini, in caso di elezione all’Europarlamento. Da allora in poi, in base alle norme vigenti, la vicepresidente Irene Priolo sarà in carica solo per gli affari ordinari. Per differenti ragioni, tanto il Pd quanto nel centrodestra Fratelli d’Italia sono per protrarre al minimo indispensabile quella parentesi. Da qui, la ’patata bollente’ del bilancio passerebbe alla nuova presidenza.

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