Thiago Motta lascia il Bologna, è ufficiale. Saputo: “Avrei voluto che rimanesse”

Il saluto: “Fiero del traguardo raggiunto senza mai tradire la nostra filosofia di gioco, grazie ai tifosi per la loro passione”. Thiago andrà alla Juve, Italiano in pole per sostituirlo sulla panchina rossoblù. Quali sono gli altri nomi

Bologna, 23 maggio 2024 – Thiago Motta lascia il Bologna. Questa mattina il tecnico ha comunicato alla società l’intenzione di non rinnovare il contratto. Preso atto della decisione, il Bologna ha ringraziato “il tecnico per lo straordinario lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera”, recita una nota.

Thiago Motta lascia il Bologna: non rinnova il contratto. Andrà alla Juventus, Vincenzo Italiano è in pole per sostituirlo sulla panchina rossoblù
Thiago Motta lascia il Bologna: non rinnova il contratto. Andrà alla Juventus, Vincenzo Italiano è in pole per sostituirlo sulla panchina rossoblù

“In questi due anni ho conosciuto un allenatore preparato e vincente”, dice il presidente Joey Saputo, “che ha dato alla squadra un’identità di gioco brillante. Il traguardo della qualificazione in Champions League consegna lui e tutti i giocatori alla storia del nostro club. Avrei voluto che rimanesse al Bologna, ma non posso che ringraziare lui e il suo staff per queste stagioni meravigliose e augurargli il meglio per il futuro”.

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Il saluto dell'allenatore: cosa ha detto

"Grazie a Bologna, mi hai reso un uomo fiero e felice". E' questo in sintesi il messaggio di Thiago Motta - con una dichiarazione all'Ansa - nel giorno del congedo. "In questi due anni - aggiunge l'allenatore -, abbiamo vissuto insieme un ciclo di grande crescita per tutti, per me, per i ragazzi e anche per la società. Sono fiero di aver portato il Bologna in Champions League senza mai tradire la nostra filosofia di gioco e la grande passione dei tifosi che ci hanno spinto e motivato in ogni momento".

La festa Champions, poi l’ufficialità della decisione

La decisione di Motta era attesa proprio oggi ed è arrivata a meno di 24 ore dalla grande festa per la storica qualificazione in Champions League del Bologna, che ha trascinato 40mila tifosi tra fumogeni, cori e bandiere dallo stadio dall’Ara a piazza Maggiore. 

Il pullman scoperto con i calciatori passa tra ali di tifosi festanti
Il pullman scoperto con i calciatori passa tra ali di tifosi festanti

Ora lo attende la Juventus, da quello che trapela con un contratto di due anni con opzione per il terzo. 

Chi sarà il nuovo allenatore del Bologna: cosa sappiamo

Chi sarà il nuovo allenatore del Bologna? La successione vede in pole position Vincenzo Italiano, di cui Thiago fu il successore sulla panchina dello Spezia e in uscita dalla Fiorentina unirebbe i due aspetti.

E’ un classe 1977, Sartori lo conosce bene avendolo avuto da giocatore al Chievo tra il 2007 e il 2009, ha fatto la gavetta da giocatore prima e da allenatore poi, partendo dalla serie D. E con un ingaggio intorno ai 2 milioni potrebbe rappresentare un buon compromesso anche da un punto di vista economico.

I più esperti Sarri e Pioli, infatti, viaggiano intorno al doppio del compenso: "Il Bologna non l’ho sentito”, ha fatto sapere Sarri, che piace pure alla Fiorentina.

Pioli attende, lui che al Chievo di Sartori allenò la Primavera prima (2002-03) e la prima squadra poi (2010-11), sapendo di essere entrato anche nel cast di De Laurentiis.

Roberto De Zerbi ha rescisso il contratto con il Brighton ed era il prescelto dopo l’esonero di Mihajlovic: all’epoca rifiutò dicendo di non sentirsela, data la situazione di Sinisa. Dopo l’addio al club di Premier su di lui si sono registrate richieste di informazioni da Milan, Napoli, Bayern (che però ha fatto sapere tramite il diesse non sarà lui il nuovo allenatore), Tottenham, Chelsea e United: è la carta che può scompaginare il domino allenatori che ha in Bologna, con Motta uno snodo cruciale.

Il Bologna ha iniziato a capire di doversi guardare attorno a inizio febbraio: piace Francesco Farioli, il cui Nizza è stato visto a più riprese dagli osservatori rossoblù, ma il tecnico si è ormai promesso all’Ajax.

A proposito di pista estera, Mattia Croci-Torti del Lugano è uno di quei profili giovani (42) e in ascesa visti e monitorati e con Radio Televisione Svizzera e Corriere del Ticino che hanno parlato di contatti tramite intermediari.

Giovane e in ascesa è pure Raffaele Palladino, che però non ha ancora maturato gestione di impegni infrasettimanali di Coppa, al contrario di Di Francesco, che con la Roma raggiunse la semifinale Champions. Ma per ora Difra pare l’outsider, chiamato in primis a chiudere quello che potrebbe essere l’anno del suo rilacio con la salvezza del Frosinone, non ancora blindata.

Solo dopo, eventualmente, Fenucci, Sartori e Di Vaio potrebbero prendere in considerazione l’ex Roma e Sassuolo.

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