MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Bologna, festa Champions infinita: la città abbraccia gli eroi rossoblù che hanno fatto l’impresa

Quarantamila persone lungo il percorso del pullman della squadra. Delirio in piazza Maggiore, con cori, fuochi artificiali e bandiere

Bologna, 23 maggio 2024 – Tutta Bologna per il Bologna. Città e bolognesi. Attività commerciali e negozianti. Una marea di persone che tifano, gridano e festeggiano.

Non si conoscono, le quarantamila persone presenti lungo il percorso effettuato ieri dal pullman con a bordo i rossoblù, ma si abbracciano e gioiscono insieme per un traguardo che sembrava impossibile, e che invece è stato raggiunto. Come diceva Pasolini, "il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita": la conquista della Champions League è stata celebrata con una festa unica per trasporto, affetto, partecipazione e intensità, con la squadra "che tremare il mondo fa" che sul pullman scoperto – che dal Dall’Ara ha attraversato le vie cittadine arrivando in piazza Maggiore – si è goduta ogni singolo istante.

Il popolo rossoblù riunito ieri in piazza Maggiore, dove si è conclusa la sfilata per la qualificazione in Champions League
Il popolo rossoblù riunito ieri in piazza Maggiore, dove si è conclusa la sfilata per la qualificazione in Champions League

Un percorso nel quale i ragazzi del Bologna hanno dato il meglio: con occhiali a tema, cappelli da giullari e sciarpe, i calciatori si sono trasformati in veri showmen.

Colonna sonora dei festeggiamenti, ovviamente, le canzoni di Cesare Cremonini e L’anno che verrà di Lucio Dalla, immancabile.

Una festa che, sotto le Due Torri, non si vedeva da decenni. Anzi, forse non si era mai vista: i giocatori lanciano sciarpe, maglie e cappellini. Un piccolo regalo per i tifosi che li hanno seguiti per questa incredibile stagione. Certo, il tributo che la città ha organizzato per gli eroi che fecero l’impresa è davvero qualcosa di unico.

Il pullman scoperto con i calciatori passa tra ali di tifosi festanti
Il pullman scoperto con i calciatori passa tra ali di tifosi festanti

Per strada, ieri, c’erano tutti, non mancava nessuno per festeggiare e ringraziare chi ha concesso questo momento e l’ingresso in Champions League. In mezzo, anche l’allenatore Thiago Motta che, a differenze dei suoi ragazzi, allegri e senza freni, si è mantenuto più composto, tra sorrisi e abbracci, senza però salire in piedi sulle ringhiere. Dove, invece, i calciatori hanno passato tutto il tempo della parata, a cavalcioni, ballando e cantando.

Lorenzo De Silvestri ha i capelli tinti di rosso e di blu, Ndoye sventola la bandiera dell’Europa, Zirkzee è impegnato a intrattenere il fiume di appassionati, riversati in massa sulle strade. Con l’olandese c’è Riccardo Calafiori, in piedi sulla ringhiera.

Chiudono il cerchio Riccardo Orsolini, con in braccio un gonfiale a forma di coppa e Federico Ravaglia, il figlio di Bologna. Che la guarda la sua città, scesa per strada e nelle piazze per gioire insieme a lui.

Il cielo è rossoblù. Bologna è rossoblù (compresi Palazzo d’Accursio, palazzo Re Enzo e palazzo del Podestà, illuminati con i colori del club).

Le persone sono rossoblù. E questa squadra è più rossoblu che mai. "Questa è la vostra squadra Champions", dirà poi in piazza Joey Saputo al culmine della festa.

In ogni tappa del percorso, dalla partenza in via Andrea Costa, si aggregano tifosi, posizionati in ogni angolo. Fiumi di bolognesi per le vie Sant’Isaia, Marconi, dei Mille e Indipendenza.

Ed è proprio quasi alla fine del percorso che Motta esce più allo scoperto, saluta i tifosi, commosso: se questo sia un segno di addio o di riconoscenza lo scopriremo solo più avanti, ma l’emozione, quella di aver fatto la storia, è indiscutibile. Il coach si sbraccia e saluta tutti, lanciando anche un cappellino.

In piazza Maggiore si conclude la festa, solo dopo aver cantato a squarciagola con il club. Orsolini lancia il coro e la piazza esplode urlando Champions League (video). Poi, lo speaker chiama nome e cognome di ogni membro della squadra e parte il boato.

Applausi anche per i dirigenti Di Vaio, Sartori e per il mister Thiago Motta.

"La televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando", cantava Lucio Dalla. E i bolognesi hanno atteso, aspettato. L’anno finalmente è arrivato. "Grazie ragazzi, per sempre".