L’unica nota stonata: "Chi non ha avuto molti minuti, evidentemente non li ha meritati». Coach Caja è soddisfatto:: "Preparata nel migliore dei modi»

La Fortitudo Bologna vince una gara-uno playoff con difesa ferrea ma coach Caja critica la mancanza di mentalità nel secondo tempo. Esige prestazioni di alto livello e avverte che ogni minuto conta per evitare errori. Il temperamento esigente del coach emerge nelle critiche ai giocatori.

Coach Caja è soddisfatto:: "Preparata nel migliore dei modi"

Coach Caja è soddisfatto:: "Preparata nel migliore dei modi"

Talvolta una rondine può fare primavera. E dunque un imprinting protettivo che ha contrassegnato l’identità difensiva della Fortitudo per tutta la stagione non poteva che sfociare in una gara-uno difensivamente arcigna: 65 punti concessi, 25 dei quali nei primi 20’.

"Abbiamo approcciato bene la partita – dice coach Attilio Caja –, vuol dire che ci siamo preparati bene e che abbiamo svolto buon lavoro nelle due settimane di pausa. I ragazzi sono stati bravi e hanno dimostrato di essere pronti a questa serie playoff. La difesa nel primo tempo contro giocatori che stimo e di grande qualità è il frutto di un grande lavoro, da questo punto di vista son stati eccellenti. Ma nel secondo tempo siamo stati senza mentalità e non va bene".

Più leggera la retroguardia biancoblù degli ultimi 20’, un aspetto che ha fatto montare su tutte le furie il tecnico a bordocampo.

"È bene capire che ogni minuto è importante e può decidere una serie: speriamo che non si ripeta una cosa del genere. Io credo che gara-due sia sempre la più importante di una serie, storicamente è così e dobbiamo farci trovare pronti per non ripetere gli stessi errori".

Una strigliata a Conti, un’altra a Panni. Il carattere esigente del coach, che è diventato il marchio di fabbrica di una Effe d’alta classifica, passa anche dal suo temperamento.

"Deve giocare chi gioca bene e svegliarsi. Morgillo, che ha giocato 22 minuti, ha fatto la sua parte, altri che non hanno giocato bene evidentemente non se lo sono meritati. Vi ricordate partite da +17 perse? Ecco, succede una volta, ma non succede più. Troppi scienziati parlano dopo la partita: li invito a parlare prima".

Giacomo Gelati

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