ALESSANDRO GALLO
Sport

"UnipolSai, questo è uno scudetto speciale"

Baseball Terzo tricolore consecutivo, il manager Frignani: "Dedicato a chi non c’è più, non è stato facile ripartire dopo il Covid"

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di Alessandro Gallo

Tre scudetti da giocatore, quattro da manager: ce n’è abbastanza per capire che, dopo il terzo titolo consecutivo, Daniele Frignani, 43 anni, è nella storia. Ancora una gara-sette, quindici anni dopo il suo scudetto, da giocatore, sempre con San Marino.

"Ruoli ed emozioni diverse. Ma sensazioni fortissime. Ai miei lo avevo detto: gara-sette è speciale. Non sarebbe stata tecnica né strategia. Ma cuore e la capacità di cogliere l’attimo".

E scudetto fu.

"Per sei partite San Marino ha meritato e avrebbe meritato di più. L’altra sera, però, noi eravamo più aggressivi".

Tre scudetti in fila come Nettuno e Milano negli anni Sessanta (anche un poker per i laziali, negli anni Cinquanta). O come San Marino dal 2011 al 2013.

"Tre scudetti con tre squadre diverse. Abbiamo montato, smontato e rimontato i gruppi. Adeguandoci alle regole e, quest’anno, pure al Covid. Rivendico però il dna, uno spirito Fortitudo. Che dopo tre titoli, sarà ancora più forte".

Mette già il poker del Nettuno nel mirino?

"No, ma so che mi godrò poco questo titolo. Perché penserò al futuro, ma voglio che i miei ragazzi se la godano. Arriveranno tempi duri e tristi. Adesso siamo felici, godiamocela".

Il futuro?

"Vorrei rivederli tutti. Ma Astorri, Bertossi e Bocchi hanno ambizioni e sogni americani. Non possiamo che fare il tifo per loro. Ricordando che la porta Fortitudo è sempre aperta. Sono in contatto anche con Robel Garcia".

E Rivero e Marval.

"Fanno parte della famiglia, ci sono mancati. Speriamo di rivederli".

Il momento più duro?

"L’addio di Clementina, la positività di Vaglio al quale siamo sempre vicini. Abbiamo dovuto trovare nuovi equilibri".

E i ragazzi?

"Eccezionali, come il mio staff che mi supporta e mi sopporta. Betto, Gnudi, Liverziani. A loro devo tanto".

La dedica?

"A tutti gli uomini Fortitudo che sono scomparsi. Anche quest’anno abbiamo pagato un tributo. Sono sicuro che, da lassù, hanno sempre avuto un occhio di riguardo per noi".

Facciamo dei nomi: Bassani.

"Merita il titolo di mvp. La sua firma c’è sempre".

Crepaldi.

"Bravo Pippo, tanti titoli in pochi anni. Tante esperienza".

Gli olandesi.

"Ormai siamo una famiglia allargata".

Cosa le manca?

"Un campionato dove si giochi sempre. Come questo, ma più lungo e...".

Dica.

"La Coppa Campioni che non si è giocata. Ma siamo sempre i detentori. Speriamo di giocarla nel 2021".

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