GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

"Non demolite il bagno": lo stabilimento Gino a San Mauro Mare rischia di scomparire

Il proprietario Gianni Ottaviani si oppone al provvedimento e tramite il suo legale ha chiesto l’annullamento della delibera con cui il Comune concede tre mesi per rimuovere i manufatti

Gianni Ottaviani, gestore del bagno Gino che rischia di scomparire

Gianni Ottaviani, gestore del bagno Gino che rischia di scomparire

Cesena, 29 aprile 2024 – Questi sono giorni caldi sulla spiaggia di San Mauro Mare, dove c’è il rischio concreto di perdere uno stabilimento balneare. Il Comune di San Mauro Pascoli il mese scorso ha emesso una ordinanza di demolizione del Bagno Gino, facendo decadere il permesso a costruire rilasciato nel 2006 e decidendo di non rinnovare la concessione in deroga che l’Amministrazione ha dichiarato cessata il 31 dicembre 2023.

Il titolare della concessione, Gianni Ottaviani, si oppone al provvedimento e tramite il suo legale ha chiesto l’annullamento della delibera della Giunta dello scorso 20 marzo e i passaggi successivi con i quali il Comune concede 3 mesi di tempo per eseguire la rimozione dei manufatti. L’imprenditore replica alle motivazioni portate avanti dal Comune: "Hanno dato fondo alla fantasia per trovare qualche giustificazione per demolire il mio stabilimento balneare, il Bagno Gino. Dicono che lo stabilimento balneare è stato costruito con permesso in deroga del 2006, ma non è vero, perchè il Bagno Gino è stato costruito nel 1953 da mio padre Gino e nel 2006 il Comune me l’ha finalmente restituito dopo che anni prima me lo aveva tolto, redigendo un Piano Spiaggia che lo aveva, unica realtà a San Mauro Mare, cancellato. Riaverlo ci è costato avvocati, tribunali, soldi, fatica, arrabbiature e impossibilità di lavorare con le nostre attività. E ancor oggi lottiamo per tornare in possesso del nostro bar il Gabbiano, anche tolto a noi nello stesso modo. Sono fatti che hanno messo a dura prova la nostra serenità oltre che la situazione economica".

Per Ottaviani eliminare il Bagno Gino significa cancellare un pezzo di storia della località: "Questo stabilimento da vent’anni a questa parte, ha permesso a turisti ed abitanti di San Mauro Mare e paesi limitrofi di scendere a spiaggia anche con passeggini e carrozzine, anche a persone con ridotta capacità motoria, perché il Comune non ha mai realizzato un accesso adeguato. Da una vita forniamo servizi igienici a migliaia di persone, compresi i turisti che usano la vicina spiaggia libera voluta dal Comune ma lasciata all’abbandono. Inoltre non è vero che la concessione sia scaduta e contestiamo il fatto che sia parzialmente distrutta dall’erosione. Infatti la struttura è completamente integra e soltanto lo scivolo per il superamento delle barriere architettoniche non tocca il terreno, perchè la tremenda erosione, iniziata nel 2022 dopo lo sciagurato intervento di apertura dei varchi sulle scogliere fatto dal Comune, ha portato via tutta la spiaggia dell’intero paese di San Mauro Mare, con decine di migliaia di metri cubi di sabbia portati via dal mare, che entrava con estrema violenza da quei varchi".

Ottaviani punta il dito sul Comune per l’erosione causata: "Questo è il vero problema, la verità è che si cerca di nascondere tutto per mascherare il grave errore commesso e l’incapacità di rimediare al grave danno ambientale, economico ed erariale fatti al paese intero ed alle casse dello Stato. L’intervento di apertura dei varchi sulle scogliere era stato fortemente contrastato da me e da altri operatori, ma soprattutto era stato sconsigliato dalla regione Emilia Romagna, il cui studio avvertiva del pericolo di erosione che comportava quel progetto. Ed ancora oggi, a ridosso della stagione balneare ed avendo già fatto perdere importanti periodi turistici a San Mauro Mare, il Comune, dopo tante promesse, non riesce a risolvere il problema. Non è la struttura del Bagno Gino il problema, ma, visto come stanno le cose, possiamo liberamente pensare che sia il Comune".