Sabbia bollente a San Mauro. Bagno Gino da demolire. Ottaviani: "È un’ingiustizia"

Ordinanza del Comune per piattaforma, cabine e sevizi dello stabilimento balneare. L’imprenditore ha chiesto l’annullamento della delibera: "Farò valere i miei diritti".

Sabbia bollente a San Mauro. Bagno Gino da demolire. Ottaviani: "È un’ingiustizia"

Sabbia bollente a San Mauro. Bagno Gino da demolire. Ottaviani: "È un’ingiustizia"

Il Comune di San Mauro Pascoli ha ordinato la demolizione del Bagno Gino a San Mauro Mare. Il responsabile dell’Ufficio tecnico ha infatti scritto al titolare della concessione, l’imprenditore Gianni Ottaviani, comunicando l’avvio del procedimento amministrativo relativo all’ordinanza di demolizione della piattaforma e del ripristino dello stato dei luoghi, a seguito della decadenza e della cessazione della validità del permesso di costruire che fu rilasciato nel 2006 alla società Verdemare di Ottaviani. Nel documento è scritto che i tecnici hanno effettuato un sopralluogo, rilevando la presenza della piattaforma con rampa discesa in legno, cabine, servizi, deposito e reception, realizzati in base al permesso di costruire numero 5 del 2006, che il Comune specifica essere stato rilasciato alla società Verdemare, con la validità della concessione subordinata al mantenimento della concessione demaniale in capo alla società. Invece la Verdemare è cessata nel 2015 e la concessione demaniale e lo svolgimento dell’attività del "Bagno Gino" da quel momento sono in capo a Gianni Ottaviani in qualità di impresa individuale. I tecnici del Comune sottolineano che la concessione demaniale del 2023 rilasciata a Ottaviani è scaduta lo scorso 31 dicembre e la Giunta comunale con una delibera di un mese fa (per la precisione il 20 marzo 2024), ha avviato il procedimento dell’ordinanza di demolizione dello stabilimento, dando tre mesi di tempo, trascorsi i quali, se Ottaviani non rispetta l’ordinanza, sarà il Comune a demolire il Bagno Gino a spese della società Verdemare.

L’imprenditore non ci sta e lo scorso 29 marzo ha scritto al Comune tramite il suo legale Emiliano Molinari. L’avvocato sottolinea che la comunicazione di avvio del procedimento è stata inviata venerdì 22 marzo nell’imminenza della Settimana Santa e delle festività pasquali, quindi il termine per fare i ricorsi sarebbe scaduto il 2 aprile, per questo ha chiesto lo slittamento del termine, facendo partire i 10 giorni dall’acquisizione dei documenti presenti nel fascicolo. Nei giorni scorsi il legale ha scritto al Comune di San Mauro Pascoli contestando la delibera del 20 marzo 2024 della Giunta comunale e la successiva comunicazione di avvio del procedimento, sia in relazione alla decisione assunta e sia in relazione allo stesso iter che corrobora tale decisone, in quanto sarebbero erronei in virtù di una serie di argomentazioni che sono state messe nero su bianco in una lunga relazione di profilo legale. In primis, sempre secondo l’avvocato Emiliano Molinari, la concessione demaniale del Bagno Gino rilasciata nel 2006 non sarebbe da ritenersi scaduta e fa riferimento proprio alle delle leggi recenti. Il legale di Ottaviani sostiene che vi siano degli atti illegittimi e dei danni ingiusti, per questo ha chiesto con urgenza l’annullamento in autotutela della delibera del 20 marzo scorso della Giunta comunale, il cui termine d’impugnazione dinanzi al Tar scade il 20 maggio, e ha chiesto l’archiviazione del procedimento amministrativo relativo all’ordinanza di demolizione della piattaforma.

Il proprietario dello stabilimento è convinto di poter proseguire l’attività: "Faccio valere i miei diritti, perchè hanno fatto un provvedimento illegale, ad personam e senza alcuna motivazione; su una decina di concessioni, a San Mauro Mare hanno deciso di colpire soltanto me e questa è una ingiustizia".

Giacomo Mascellani