Vittime del terrorismo. Ricordo di Marco Biagi tra giovani e lavoro

Lunedì sera al Palazzo del Ridotto un incontro pubblico organizzato dall’associazione Zaccagnini con il figlio dell’economista ucciso dalle Br .

Vittime del terrorismo. Ricordo di Marco Biagi tra giovani e lavoro

Vittime del terrorismo. Ricordo di Marco Biagi tra giovani e lavoro

E’ dedicato alla figura di Marco Biagi, l’economista e giurista assassinato dalle Brigate Rosse nel 2002, l’incontro pubblico organizzato dall’associazione Benigno Zaccagnini lunedì 6 maggio alle 21 al Palazzo del Ridotto di Cesena (piazza Almerici 12). L’appuntamento, in vista del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, che si celebra il 9 maggio di ogni anno (data in cui, nel 1978, fu ucciso lo statista Aldo Moro), s’intitola "Mio babbo Marco Biagi: giovani e lavoro" e prevede l’intervento di Lorenzo Biagi, figlio di Marco, e Chiara Pazzaglia, presidente delle Acli di Bologna. "L’insegnamento più importante che mi ha lasciato il mio babbo è questo: avere il coraggio di portare sempre avanti le proprie idee ma sempre nel rispetto di quelle altrui" evidenzia Lorenzo Biagi. Il professor Biagi, economista e giurista concreto ed innovativo, con il suo Libro bianco si era impegnato a cambiare le condizioni del mercato del lavoro, ponendo sempre al centro l’attenzione verso le fasce più deboli. In anticipo sui tempi, spiegò come "alla necessità di creare il lavoro vada affiancata anche l’attenzione alla qualità del lavoro stesso, perché dove non c’è buon lavoro non ci sono società giuste, solidali e proiettate al futuro". Uno dei suoi obiettivi era il varo dello ‘Statuto dei Lavori’, pensato per coprire quei profili non ancora nati nei primi anni ’70, alla nascita dello Statuto dei lavoratori. "Lo Statuto dei lavori – scriveva Biagi una settimana prima di essere assassinato – dovrebbe finalmente dare all’Italia nuove tecniche per regolare tutti i tipi di lavori, anche quelli atipici, rivedendo vecchie norme non più in sintonia con la moderna organizzazione del lavoro".

"Penso sia veramente arrivato il tempo di recuperare questo prezioso insegnamento – commenta Damiano Zoffoli, presidente dell’associazione Benigno Zaccagnini – all’insegna di una piena democrazia economica con la partecipazione dei lavoratori alle decisioni strategiche delle imprese, secondo le migliori esperienze europee".