REDAZIONE CESENA

Cau apprezzati ma non sgravano il pronto soccorso

I nuovi Centri di Assistenza Urgenza in Romagna sono apprezzati ma non sufficienti a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso, secondo la Cisl. Dati mostrano un calo degli accessi ai Punti di Primo Intervento e un aumento ai Pronto Soccorso, evidenziando la necessità di migliorare il sistema sanitario.

I nuovi Centri di Assistenza Urgenza in Romagna sono apprezzati ma non sufficienti a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso, secondo la Cisl. Dati mostrano un calo degli accessi ai Punti di Primo Intervento e un aumento ai Pronto Soccorso, evidenziando la necessità di migliorare il sistema sanitario.

I nuovi Centri di Assistenza Urgenza in Romagna sono apprezzati ma non sufficienti a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso, secondo la Cisl. Dati mostrano un calo degli accessi ai Punti di Primo Intervento e un aumento ai Pronto Soccorso, evidenziando la necessità di migliorare il sistema sanitario.

"I ‘Cau’ in Romagna: servizio apprezzato ma al momento insufficiente a sgravare i pronto soccorso". E’ il giudizio di Cisl Romagna sui nuovi Centri di Assistenza Urgenza (Cau) aperti recentemente in tutta la regione (ma non ancora a Cesena) per ridurre la ‘pressione’ sul Pronto soccorso dando risposte ai cosiddetti ‘codici bianchi’, gli intervento meno urgenti.

Secondo i dati forniti dall’Ausl Romagna e analizzati da cisl Romagna, fino al 16 giugno i Cau hanno registrato 53.094 accessi. Di questi, oltre il 96% erano persone che si sono recate autonomamente: per problemi ortopedici (27,26%), dermatologici (12,35%) e disturbi generali (14,69%). Gli accessi si sono conclusi nel 76,84% dei casi con la dimissione a domicilio, nel 9,95% con una presa in carico o una richiesta di approfondimenti ambulatoriali, mentre il 7,53% è stato inviato al Pronto Soccorso e l’1,16% ha richiesto un ricovero. Un ulteriore 4,45% degli accessi si è concluso con un abbandono spontaneo.

Gli utenti esprimono un giudizio positivo nell’88,5% dei casi e l’84% consiglierebbe il servizio. Tuttavia, l’analisi dei dati dei periodi gennaio/aprile 2023 e 2024 mostra un drastico calo solo degli accessi ai Punti di Primo Intervento (Ppi), passati da 23.187 a 6.665 (-71,3%). Un fenomeno in gran parte dovuto al fatto che i primi Cau istituiti sono stati frutto della conversione dei Ppi presenti sul territorio. Nonostante questo, gli accessi ai Pronto Soccorso non sono diminuiti, anzi sono aumentati del 6,49%. Cisl chiede di monitoare ancora i dati con un chiaro obiettivo: migliorare il nostro sistema sanitario per rispondere in modo adeguato ed efficiente ai bisogni urgenti della popolazione.