
Covid in ritirata, ma c’è la sindrome cinese
di Elide Giordani
Se la nuova tempesta è davvero in arrivo ancora non se ne colgono gli effetti. Almeno intorno a noi. Nonostante la temuta nuova ondata che dovrebbe arrivare dalla Cina, che sembra ad un passo da un nuovo tsunami, i contagi da coronavirus a Cesena, in Romagna e nel resto della nostra regione, sono in lenta regressione. Occhio ai numeri divulgati dall’ assessorato regionale dell’Emilia-Romagna attraverso il bollettino settimanale: a Cesena e comprensorio, tra il 23 e il 29 dicembre i nuovi contagi registrati sono stati 528 (ossia 7080 nuovi casi al giorno), erano 628 nella settimana terminata il 22 dicembre e 811 quelli della settimana precedente. Altrettanto marcato il reflusso dell’ondata nel territorio regionale: il bollettino di ieri ne metteva in fila 9.683 contro gli 11.000 della settimana precedente e, a scalare, i 16 mila e i 23 delle settimane esaminate prima di quella data.
Ma servono anche i numeri delle ospedalizzazioni per capire quanto il Covid continui a mostrare i denti. E infatti salgono i contagiati che per gravità o concomitanza con altre patologie sono finiti in terapia intensiva: in Emilia-Romagna sono 54, ossia 8 in più rispetto alla settimana scorsa. Resta invariato il numero dei ricoverati gravi a Cesena e a Forli, uno al Bufalini, uno al Pierantoni. Scendono fortunatamente i ricoveri nei reparti ordinari della regione (meno 37) che sono attualmente 1.658. Alto, ancora una volta, il numero dei decessi che sono stati 85 in tutta la regione, 5 hanno colpito persone residenti nella nostra provincia. Vale ricordare che si tratta di eventi letali di persone decedute positive al Covid ma affette da altre malattie.
Si alza l’attenzione verso le nuove varianti che potrebbero arrivare dalla Cina. Ad oggi nel laboratorio di microbiologia del laboratorio Asl di Pievesestina, nei tamponi processati quotidianamente, si evidenzia ancora la prevalenza di Omicron, nelle variante BA.5 e BQ.1.1 contro le quali i vaccini attualmente in uso hanno dimostrato di riuscire a fare barriera. Ciò che preoccupa, piuttosto è il numero ancora troppo basso di persone che si sono sottoposte alle terza e alla quarta dose. A Cesena, chi si è vaccinato con la quarta dose rappresenta poco più del 38 per cento (12.814 su una popolazione a cui è vivamente consigliata di 33.647 persone tra i 60 e i 79 anni). Nella nostra provincia sono state somministrate ad oggi oltre 337mila prime dosi, oltre 316mila seconde dosi, 224mila terze dosi e soltanto 35mila quarte dosi. La nuova ondata cinese, se arriverà, potrebbe imporre la necessità di una nuova campagna vaccinale.