
La sindaca. Bocchini e la. maggioranza
"Più controllo pubblico e trasparenza nelle decisioni per Sogliano Ambiente". Lo afferma Tania Bocchini, sindaca di Sogliano al Rubicone dopo le polemiche scatenate dalla minoranza sulle recenti modifiche statutarie di Sogliano Ambiente, approvate all’unanimità dal consiglio comunale, dopo una correzione apportata dai consiglieri di minoranza. Continua la sindaca Tania Bocchini: "Le modifiche rappresentano un passo importante per rafforzare il profilo pubblico della società, garantendo maggiore trasparenza e controllo nelle decisioni finanziarie. Il consigliere Fabio Monti e il gruppo di minoranza di centrodestra, pur avendo condiviso il voto unanime sulle modifiche statutarie di Sogliano Ambiente, tese esclusivamente a rafforzare il profilo pubblico della società, con le recenti dichiarazioni alla stampa hanno dimostrato di non aver compreso nulla di quanto discusso e approvato". Tania Bocchini dice di volere fare chiarezza sull’articolo 6, uno dei tanti articoli oggetto di modifica: "La volontà dell’amministrazione era ed è quella di trasferire la competenza per l’emissione delle obbligazioni dal consiglio di amministrazione all’assemblea straordinaria, che in questo caso corrisponde al Comune di Sogliano. Questa modifica rappresenta un ampliamento delle competenze dell’assemblea e una riduzione dei poteri del Cda, garantendo così un maggiore controllo pubblico sulle decisioni finanziarie della società. Inoltre, è importante sottolineare che l’emissione di obbligazioni convertibili in azioni, che potrebbero comportare un eventuale ingresso di nuovi soci, è comunque sottoposta alle regole della Legge Madia, che disciplina la selezione dei soci nelle società pubbliche. Di conseguenza, non sarebbe stato possibile trovarci nella situazione descritta dal consigliere Monti, con l’ingresso di un socio non autorizzato".
Poi attacca duramente: "Sarebbe opportuno smettere di affrontare questi argomenti con tale superficialità e incompetenza. Le dichiarazioni di Monti accusano di leggerezza e scarsa attenzione la maggioranza, danneggiando indirettamente anche l’immagine della società. In consiglio comunale, abbiamo accolto la proposta dello stesso Monti di eliminare lo strumento finanziario da lui contestato, con l’obiettivo di ottenere un voto unanime su un tema di così grande rilevanza. Questo perché riteniamo che, sugli interessi collettivi della comunità, sia fondamentale cercare l’unanimità. Tuttavia, è evidente che tale modifica non ha ’salvato’ la società da incursioni private o di altro genere, come invece sostenuto dal consigliere. Infine, mi preme fare una considerazione: grazie al nuovo statuto, redatto in collaborazione con il Cda e consulenti qualificati, è finalmente il consiglio comunale, e non altri organi, a decidere sugli strumenti finanziari utilizzabili dalla società. Forse è proprio questa maggiore trasparenza e controllo che non risulta gradita a qualcuno".
Ermanno Pasolini