"Raccolta differenziata sbagliata, cento multe in sei mesi"

Il consigliere Sampaolesi: "La polizia locale ogni giorno svolge dei controlli"

Un centinaio di multe sono state elevate, in sei mesi, dalla polizia locale di Porto Recanati per l’errato conferimento della raccolta differenziata. Gli ultimi verbali risalgono a martedì, in via Vespucci a Scossicci. Lo dice il consigliere al verde pubblico e decoro urbano, Alessio Sampaolesi. "Ciascuna contravvenzione ammonta a circa 60 euro, e sono state fatte in diverse zone della città – dice Sampaolesi –. Infatti, c’è una pattuglia della polizia locale che, ogni giorno, svolge dei controlli sui rifiuti. E, in caso di errato conferimento, risalgono tramite al microchip presente in ogni sacchetto al responsabile, per poi multarlo. Abbiamo una raccolta differenziata porta a porta, perciò i rifiuti devono essere lasciati fuori dalla porta di casa solo nella mattinata che è previsto il passaggio del Cosmari. Deve finire l’inciviltà dell’abbandono selvaggi di rifiuti. Se i sacchetti vengono abbandonati giorni prima fuori casa, c’è il rischio che il vento li possa portare in mezzo alla strada". "Ieri mattina in via Marco Polo – aggiunge Sampaolesi – è stata gettata sulla strada una pompa di riscaldamento a benzina. Una cosa folle, l’isola ecologica era aperta. Mentre la settimana scorsa, in via dei Cementieri, sono stati multati dei muratori che scaricavano ogni giorno materiale edile nei cassonetti della differenziata. Dopo alcune segnalazioni, la polizia locale si è appostata e li ha colti in flagrante". Ma intanto a Scossicci c’è malcontento, come testimonia Krassimira Azeva, 55 anni, originario di Cerreto D’Esi, che passa ogni estate nella sua seconda casa. "Qui ci sono molti proprietari di abitazioni estive, che vengono pochi giorni e poi ripartono. Quindi, è difficile essere presenti anche nel giorno che passa il Cosmari per il ritiro della differenziata. In diversi chiediamo che vengano rimessi i cassonetti, rimossi pochi mesi fa, altrimenti qualcuno comincerà a buttare l’immondizia con sacchetti senza microchip per non farsi scoprire. Gli abitanti onesti non sanno come buttare i sacchetti, senza incorrere in multe. Ho fatto un esposto all’ufficio Urp, e se servisse siamo pronti a raccogliere firme per chiedere di far tornare i cassonetti".

Giorgio Giannaccini