"Troppi aumenti, pronti a scendere in piazza"

Riunione per programmare la manifestazione a Roma, partiranno quattro pullman: coinvolti commercianti, pescatori e partite Iva

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di Francesco Rossetti

"Pronti a scendere in piazza, speriamo di raggiungere i 70.000 presenti". Così Francesco Caldaroni, presidente dell’associazione ‘Marinerie d’Italia e d’Europa’ in occasione della riunione svoltasi nella serata di martedì all’interno della sala riunioni del mercato ittico comunale. Un incontro indetto per programmare la partecipazione alla manifestazione di sabato, 10 settembre, a Roma. A piazza San Giovanni – l’iniziativa avrà luogo a partire dalle 15 – sfileranno i lavoratori dipendenti, gli autonomi e le imprese "insieme per difendere l’Italia": saranno riuniti in diciotto differenti sigle, tra cui ‘Fisi’, ‘Le partite Iva Italia’, ‘Class action nazionale dell’edilizia’, ‘Partitalia’, ‘Is Pipius no si Tocant’, ‘Adesso basta!’, ‘Italiani liberi’, ‘Agririvo’, ‘Assormeggi Italia’, ‘Associazione Arbitrium’, ‘Avvocati liberi’, ‘Marinerie d’Italia e d’Europa’ e altri. Uno "sciopero nazionale" con base a Civitanova, dato che Caldaroni è uno dei promotori e che proprio martedì ha riunito i rappresentanti locali delle varie categorie per fare il punto della situazione e organizzare i pullman diretti nella Capitale. No alla Bolkestein, al caro energia e alla caro gasolio, sì all’adeguamento degli stipendi delle forze dell’ordine: questo il minimo comune denominatore di, l’obiettivo degli organizzatori, "almeno 70.000 persone, unite nella lotta per i diritti". Nel meeting di martedì, era presente una quindicina di lavoratori tra esercenti, pescatori, ma anche impiegati: oltre a Caldaroni, anche l’armatore Pasquale Grego, la presidente dell’associazione ‘Centriamo’ Debora Pennesi, Paolo Cicchitelli dei commercianti di Monte San Giusto, il coordinatore regionale dell’associazione ‘Le partite Iva’ Simone Baldassari, Andrea Canaletti della parrucchieria ‘Didi White’. Ancora, albergatori, fornai e negozianti vari. "Insieme contro la speculazione – ha spiegato Caldaroni – perché non è possibile che i costi delle bollette siano triplicati. In tutta Europa, ci sono stati gli aumenti per via della guerra, ma non come in Italia". Il piano è far partire da Civitanova quattro corriere, una per categoria: a riempire la prima ci penserà lo stesso Caldaroni con i colleghi del mare, nelle altre si spera di adunare i commercianti, con il coordinamento affidato a Debora Pennesi e le Partite Iva, Baldassarri tenterà di riunire le truppe. "Non accetteremo simboli di partito – precisa Caldaroni – e ogni categoria metterà a disposizione un servizio d’ordine proprio per evitare che la manifestazione degeneri in politica".