GIACOMO MASCELLANI
Marco Pantani

Marco Pantani, le magie e i veleni della biglia sull'A14

Le biglie a Imola e a Cesenatico dedicate al grande corridore sono un altro modo per suggellare e ricordare la leggenda del ciclismo

A sinistra la storica sede di Mercatone Uno a Imola, con la biglia di Pantani. A destra una delle biglie di fronte al Grand Hotel di Cesenatico

A sinistra la storica sede di Mercatone Uno a Imola, con la biglia di Pantani. A destra una delle biglie di fronte al Grand Hotel di Cesenatico

A Marco Pantani sono dedicati molti monumenti, ma il più originale e il più visto in assoluto è la biglia gigante installata a Imola ai bordi dell’autostrada, dove c’era il quartier generale della Mercatone Uno, la grande azienda che dava il nome alla squadra del campione. L’opera fu realizzata dall’artista bolognese Alessandra Andrini, la quale vinse un concorso internazionale. È una grande biglia in plexigass del diametro di quattro metri, con all’interno l’immagine del Pirata in maglia rosa.

Fu inaugurata nel settembre 2005 e da allora ogni anno milioni di automobilisti la vedono. In tanti si chiesero quanto fosse costata alla famiglia Cenni, si sono sentite tante voci a riguardo e secondo la mamma del campione, Tonina Belletti, la cifra è decisamente più alta di quanto si diceva inizialmente: "Mi dissero che spesero l’equivalente di un miliardo di vecchie lire, perché oltre alla struttura portante, al plexigass e all’immagine fotografica, all’interno della biglia gigante c’è anche uno speciale meccanismo che impedisce alla parte trasparente di appannarsi con l’umidità; inoltre inizialmente c’era anche un sistema ingegnato per muovere l’immagine di Marco e addirittura inserirne più di una, tuttavia non lo utilizzarono perché avrebbe distratto le persone alla guida".

Siamo in un tratto strategico dell’autostrada A14 che di fatto collega il centro e il nord dell’Italia. Da diciotto anni e mezzo la biglia è qui, ma anche per essa non c’è stata sempre pace e ha rischiato di essere trasferita in seguite alle difficoltà economiche della Mercatone. Il bene è di proprietà della società Cve, una delle tante controllate dalla famiglia Cenni, ma non tra quelle finite in amministrazione straordinaria. La Cve inizialmente era stata sottoposta a sequestro cautelare dopo l’indagine per bancarotta avviata dalla Procura di Bologna nel 2017, che fortunatamente si è chiusa con l’assoluzione.

Tuttavia fra i beni in vendita per saldare i creditori della Mercatone, sembrava che potesse finire anche la biglia gigante. Il comune di Cesenatico ci fece più di un pensierino e gli amministratori contattarono i curatori del procedimento, per verificare la possibilità di acquistare il monumento e portarlo a Cesenatico, al fine di inserirlo fra i luoghi che ricordano il campione. Apriti cielo, il comune di Imola si inserì a sua volta perché voleva difendere la biglia gigante e per due anni fra Cesenatico e Imola cui fu un braccio di ferro, condito da polemiche e accuse. L’artista Alessandra Andrini si espose e disse chiaramente che desiderava far rimanere la sua opera lì dov’era e alla fine anche i genitori del Pirata dissero che forse sarebbe stato meglio far restare il monumento a Imola.

Il tempo guarisce tutto (o quasi), Cesenatico e Imola non litigano più e sono stati sciolti anche i due "partiti", uno che voleva la biglia sull’autostrada a Imola e l’altro che spingeva per trasferirla sulla Statale Adriatica a Cesenatico. Alla fine la biglia gigante è rimasta davanti al palazzo della Mercatone e a Cesenatico, in piazza Andrea Costa, all’ombra del Grand Hotel e del grattacielo, sono state installate altre due biglie con l’immagine di Marco, sempre realizzate in plexiglass, giganti ma più piccole, del diametro di circa un metro e 60 centimetri. Una è gialla e l’altra è rosa. Le hanno commissionate le associazioni Confesercenti e Confartigianato che organizzano proprio qui la fiera internazionale ‘Ciclo & Vento’ in occasione della gran fondo Nove Colli. L’inaugurazione avvenne nell’ottobre 2020 alla vigilia di una tappa del Giro d’Italia e da allora fanno parte dei luoghi che ricordano il campione, che nel 1998 festeggiò in piazza Costa la storica vittoria di Giro e Tour, davanti a oltre 50mila persone.