Piazza Marco Pantani: il regalo di Cesenatico. Il sindaco: “Orgoglioso di ricordarlo nel modo giusto”

Intervista a Matteo Gozzoli, il primo cittadino super appassionato di ciclismo che incontrò il suo indolo nel 1998, quando aveva 12 anni

Matteo Gozzoli, 38 anni, è il giovane e (dicono tutti) molto bravo sindaco di Cesenatico. È in sella dal 2016, quando aveva appena 30 anni: ma a proposito di sella, lui ama anche andare a correre con la sua bicicletta. È un super appassionato di ciclismo.

Sindaco, ha mai conosciuto il suo concittadino forse più illustre, Marco Pantani?

"Sì, era una serata d’estate del 1998, avevo 12 anni e sognavo di diventare un ciclista. Marco aveva appena vinto tutto, Giro e Tour. Me lo presentarono a una cena della nostra polisportiva, a me tremavano le gambe. All’epoca ero un po’ robusto e lui sorridendomi mi disse: ‘Ehi, però devi dimagrire se vuoi davvero andare in bicicletta’".

Il rendering della futura piazza Marco Pantani. Nel riquadro il sindaco Matteo Gozzoli 12enne con il Pirata
Il rendering della futura piazza Marco Pantani. Nel riquadro il sindaco Matteo Gozzoli 12enne con il Pirata

Allora nascerà piazza Marco Pantani?

"Sì, dove c’è adesso piazza Gugliemo Marconi. Già nel 2019 il Consiglio Comunale ha dato l’ok all’unanimità alla proposta".

Sono passati cinque anni...

"L’iter si fermò quando la Sovrintendenza ci ha chiesto di intitolare a Gugliemo Marconi un altro luogo pubblico di pari importanza. In sostanza ci hanno detto di non cancellare il nome del grande inventore. Adesso siamo vicini a concludere i lavori della vicina nuova scuola elementare di viale Torino e quindi potremo intitolare a Marconi l’edificio scolastico e dare il nome di Pantani alla piazza”.

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Felice, soddisfatto?

"Sì, Pantani è stato un mito, ha fatto innamorare non solo Cesenatico, ma mezzo mondo. Sono orgoglioso di essere il sindaco che ha ricordato e ricorderà Marco nel modo giusto".

Come sarà piazza Marco Pantani?

"La statua c’è già, realizzata nel 2005 dall’artista bolognese Emanuela Pierantozzi".

Statua che all’inizio era anonima… Non si poteva intitolare nulla a un cattivo esempio per i giovani...

"Altri tempi, già nel 2014, dieci anni fa, gli fu intitolata quella statua all’inizio anonima. C’è scritto: ‘A ricordo di Marco Pantani, grande campione di ciclismo che con le sue indimenticabili imprese al Giro d’Italia e al Tour de France ha fatto sognare milioni di tifosi. La sua città gli dedica questo monumento’".

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Statua a parte, la piazza (per la quale nel piano degli investimenti avete già previsto un milione di euro) che aspetto avrà?

"Verrà completamente riqualificata, anche se il progetto deve essere definito nei dettagli. C’è un rendering, che abbiamo mostrato in anteprima proprio al vostro gruppo editoriale ed è in corso uno studio di fattibilità. L’idea è di ragionare su una continuità dell’area verde in sintonia con i Giardini al Mare. Alzeremo il livello della superficie rispetto al piano strada con dei riporti di terra, per consentire di avere continuità nella difesa dalle mareggiate. Questo ci consentirà di ‘muovere’ lo spazio e di realizzare un gioco visivo in cui richiamiamo i tornanti delle salite dove corse Marco, che culminerà dove c’è il monumento".

È vero che volete fare anche un’ ‘arena’?

"Sì, sul lato mare verso il centro della piazza, pensiamo di realizzare un piccolo anfiteatro, dove poter ospitare spettacoli e manifestazioni pubbliche all’aperto. Ci saranno inoltre nuove essenze verdi, camminamenti e arredi progettati appositamente per dare maggior lustro e importanza alla piazza".

Tempistiche?

"Se non vi saranno contrattempi contiamo di poter realizzare tutto fra un anno. Ma fra qualche mese c’è un’altra grande cosa che ci coinvolgerà e sulla quale stiamo lavorando a testa bassa, in ricordo di Marco Pantani".

Il Tour de France?

"Sì, il Tour de France".

Il Tour parte dall’Italia quest’anno e la seconda tappa partirà addirittura da Cesenatico, in ricordo e in onore del Pirata.

"Il 30 giugno. Già quindici prima, però, organizzeremo una Notte Gialla, aspettando il Tour. Illumineremo di giallo il nostro grattacielo, sarà una grande festa, come quella che facemmo nel 1998, e che io vidi da bambino, dopo la vittoria di Marco a Parigi e anche al Giro. C’erano migliaia e migliaia di persone. Un’emozione unica".

E poi la tappa.

"La coreografia del Tour inizierà allo stadio comunale, dove sorgerà una cittadella dell’accoglienza. La partenza della tappa sarà un vero tributo a Marco Pantani. Partenza a chilometro zero, si dice in gergo. Cioè: i corridori andranno praticamente a passo d’uomo, dietro all’auto dell’organizzazione, e verrà creato un serpentone di ciclisti che attraverserà le vie di Marco, per giungere fino allo Spazio Pantani, vicino alla stazione, dove c’è il Museo ufficiale dedicato al nostro campione. Sarò una giornata unica, speciale, di grande, grandissima commozione".