Rovigo, 25 ottobre 2023 - Il terremoto di oggi a Rovigo si è distintamente sentito in tutto il Nordest, in una zona molto ampia che va da Udine a Novara e da Trento a Ravenna, segnalano i dati del servizio 'Haisentitoilterremoto' dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Pochi i danni, per fortuna: sulla base dei questionari inviati dalle persone che vivono nelle aree colpite, le segnalazioni vanno dal semplice avvertimento della scossa al tremito di infissi e cristalli e leggere oscillazioni di oggetti appesi.
Cosa ha generato la scossa
Intanto bisogna segnalare che il sisma di oggi è avvenuto in una zona vicina a quella, compresa tra le province di Rovigo, Ferrara e Mantova, che il 17 luglio 2011 era stata colpita da ben quattro terremoti, il maggiore dei quali di magnitudo 4.7. All'origine dell'evento c'è "un meccanismo di tipo compressivo", ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni. A generare il terremoto di oggi è stata in particolare la pressione del margine settentrionale degli Appennini sepolto sotto la Pianura Padana. Spiega Doglioni: "È una zona nota dal punto di vista sismico, in quanto si trova lungo il fronte compressivo della catena appenninica".
Cos'è la magnitudo momento
La magnitudo di 4,2 è la magnitudo locale, vale a dire la prima misura generata in automatico e non considerata perfettamente attendibile. Per questo motivo i sismologi si servono anche del calcolo della cosiddetta magnitudo momento, chiamata così perché si basa sulla stima del momento sismico, ossia su una durata più ampia del sismogramma, almeno fino a 30 minuti. "È possibile che quando i calcoli saranno completati la magnitudo di questo terremoto sia inferiore a 4,2", ha detto Doglioni. Con la magnitudo viene rivista anche la profondità, che al momento è calcolata in 8 chilometri. "Un terremoto come questo - ha aggiunto - è uno dei tanti eventi naturali del sistema tettonico italiano: si calcola che in Italia avvengono in media ogni anno 15 terremoti di magnitudo compresa fra 4,0 e 4,9".
Secondo il presidente dell'Ingv "è impossibile sapere se questo terremoto sia un precursore di eventi più forti".