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Porpora Marcasciano. La prima attivista trans in pista per il Nobel

Anche la Sorbona di Parigi vuole candidare la bolognese al premio per la pace. La consigliera comunale e scrittrice: "Sarebbe un passaggio storico".

Porpora Marcasciano, classe 1957, è una storica attivista per i diritti LGBTQ+

Porpora Marcasciano, classe 1957, è una storica attivista per i diritti LGBTQ+

Agli Oscar ci sarà la prima attrice trans in corsa: Karla Sofia Gascón. Ma pure a Oslo, quando si vaglieranno le candidature per il Nobel per la pace, potrebbe avere un ruolo da protagonista una celebre attivista trans, consigliera comunale di Bologna: Porpora Marcasciano.

La presidente del Movimento identità trans (Mit), punto di riferimento del mondo Lgbtq+ anche fuori dai confini italiani, consigliera di Coalizione civica (ala sinistra della maggioranza del sindaco di Bologna Matteo Lepore), è tra coloro che puntano alla candidatura per il Nobel per la Pace 2025. Una proposta su cui sta lavorando un’ampia rete di accademici, difensori dei diritti umani e soprattutto una famosissima università che, da quanto filtra, dovrebbe essere la francese Sorbona.

Marcasciano, già premiata da Amnesty International come attivista per i diritti e inserita dall’Onu nell’elenco delle sette persone trans più influenti al mondo come testimone dei diritti umani, preferisce mantenere il riserbo. Ma ammette che c’è un lavoro in campo da parte di "un ente straniero" da qualche mese che punta a inviare la candidatura entro fine gennaio, il termine previsto dall’iter per il Nobel.

Tra i nomi candidati al riconoscimento è emerso quello di María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana, ’spinta’ da quattro rettori universitari della Florida. Ma in rete è diventata virale anche una petizione per Gisèle Pelicot, tristemente famosa in tutto il mondo per aver affrontato il suo ex marito e decine di altri aggressori in un processo per stupro di massa che ha stupito la Francia e l’ha resa un’icona femminista.

Il percorso per il Nobel della pace, comunque, è lungo. L’ufficializzazione delle candidature più forti arriverà a marzo, per arrivare poi a settembre per la cernita finale dei nomi in campo, così da annunciare a metà ottobre il vincitore o la vincitrice. A decidere è il Comitato per il Nobel norvegese, composto da cinque persone scelte dal Parlamento del Paese. Marcasciano non ambisce a tanto: "Per me sarebbe un grande passo già ottenere la candidatura", dice a mezza voce. Ma preferisce non dare altri particolari. A vincere l’importante riconoscimento sono stati nomi di altissimo profilo da Martin Luther King a Madre Teresa di Calcutta e al Dalai Lama. Dall’ex presidente Usa Barack Obama alla pakistana Malala Yousafzai. Da Jimmy Carter all’iraniana Shirin Ebadi. Da Aung San Suu Kyi a Lech Walesa e Michail Gorbaciov.

Rosalba Carbutti