Fedez e l’allarme farmaci: cosa succede in Emilia Romagna

Il cantante: “Non si trovano più gli enzimi pancreatici”. La replica della Regione: “Situazione già nota, siamo al lavoro per gestire l’emergenza”. Partita la richiesta per l’importazione dall’estero dei farmaci: cosa fare in caso di urgenza

Bologna, 3 febbraio 2024 – "Gli enzimi pancreatici non si trovano”. Era l’appello che Fedez aveva lanciato qualche giorno fa sui suoi social. 

Mancano gli enzimi pancreatici, all'appello di Fedez replica anche la Regione Emilia Romagna
Mancano gli enzimi pancreatici, all'appello di Fedez replica anche la Regione Emilia Romagna

Il cantante aveva spiegato che, essendo stato operato al pancreas, aveva bisogno di assumere i farmaci per poter mangiare. La Regione Emilia Romagna, attraverso una nota, fa sapere che non c’è nessun allarme per la carenza di medicinali a base di pancrealipasi

Al momento i farmaci sono distribuiti in maniera contingentata e la Regione sta gestendo l’emergenza, che riguarda tutto il Paese e proseguirà fino al 2025. Si tratta però di una situazione già nota da tempo, come spiega l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini: “Stiamo monitorando con attenzione in stretto coordinamento con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le Ausl, il Centro regionale di farmacovigilanza e l'Area governo del farmaco e dei dispositivi medici stanno già facendo il necessario per far fronte a questo periodo di scarsa reperibilità dei medicinali. Siamo, come sempre, al fianco dei pazienti per garantire loro l’accesso alle terapie".

Ausl già al lavoro 

La Regione fa sapere di aver presentato ad Aifa due diverse richieste di autorizzazione per centralizzare a livello regionale l'importazione dall'estero dei farmaci, unendo tutti i consumi previsti per le singole aziende sanitarie. Una procedura che servirà ad accelerare i tempi di approvvigionamento e permetterà di soddisfare il fabbisogno di sei mesi (sulla base dei consumi del 2023). Sarà centralizzata anche la codifica dei farmaci con l'obiettivo di velocizzare ulteriormente la messa a disposizione dei medicinali.

Per far fronte alla carenza e in attesa dell’arrivo dei farmaci che verranno importati, è poi in corso la ricognizione delle giacenze dei farmaci presso le aziende sanitarie, con l’obiettivo di creare una rete in grado di gestire un'eventuale redistribuzione tra le diverse Ausl.

Cosa fare in caso di urgenza

Le farmacie convenzionate hanno inoltre la possibilità di attivare, in autonomia, una procedura denominata “servizio di customer service” inviando direttamente all’azienda farmaceutica produttrice richiesta urgente di approvvigionamento.

Le Ausl si attiveranno di conseguenza per indirizzare i cittadini ai punti di erogazione diretta delle singole aziende sanitarie, dove i pazienti potranno ritirare i medicinali. 

La prescrizione medica

I medici, continua la Regione, dovranno prescrivere i farmaci solo per le indicazioni autorizzate e quando strettamente necessario, nelle dosi minime efficaci. Questo con l'obiettivo di impiegare le scorte disponibili solo per le terapie irrinunciabili.