Bologna, 5 dicembre 2023 – “Queste stelle illumineranno anche le generazioni future”. È una scia di sorrisi a costellare l’Aula Magna di Santa Lucia, durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro in cui sono stati premiati i 98 lavoratori della regione che, nell’arco di almeno 25 anni, “si sono particolarmente distinti per meriti di perizia, laboriosità, dedizione ed integrità personale”.
Una cerimonia sentita, speciale, “a maggior ragione quest’anno, siccome ricorre il centenario dell’istituzione di questa onorificenza – ha ricordato il prefetto di Bologna, Attilio Visconti - Questa manifestazione, infatti, assume oggi un significato molto particolare, in un momento altrettanto particolare che il mondo sta vivendo, dai conflitti alle crisi economiche: essere qui insieme, vicini al mondo del lavoro, rappresenta un momento importante”.
Non solo. “Le aziende devono essere infatti non solo un luogo di lavoro, ma anche un luogo di valorizzazione dell’essere umano, ponendo sempre attenzione al futuro, ai giovani – continua Visconti - prendendo a modello Olivetti, che già tanti anni fa designò questa missione del ruolo azienda. Su questo dobbiamo lavorare e insistere”.
La cerimonia ha infatti acceso i riflettori “sul valore fondamentale del lavoro – aggiunge Giorgio Bellettini dell’Università di Bologna – oggi, qui riuniti, celebriamo i risultati raggiunti da individui che attraverso il loro impegno instancabile hanno contribuito, in modo significativo, allo sviluppo e alla crescita della nostra comunità. Queste stelle non rappresentano soltanto un premio individuale, ma in qualche modo illuminano anche il cammino delle generazioni future, ispirandole a contribuire per il bene comune”. In occasione del centenario, anche il viceconsole regionale dei Maestri del Lavoro, Flavio Paci, ha voluto sottolineare come “il 2023 sia un anno importante: proprio cento anni fa venne istituita la Stella al Merito del Lavoro – spiega – e oggi, qui insieme, celebriamo anche questa ricorrenza”.
Ecco la lista dei neo Maestri del Lavoro in Emilia Romagna, in base alle diverse province di appartenenza:
Bologna
Alessi Giorgio Alessi Nicola Amadori Barbara Calzolari Gabriele Capitani Giuseppe Castellani Mauro Cenci Redenzio Fini Massimo Forlani Anna Giogoli Giampaolo Guidi Nicoletta Imbriaco Graziano Magli Monica Mariani Cesare Marina Monica Cristina Martini Valter Neri Andrea Pareschi Fabrizio Quercioli Marco Retus Vincenzo Rizzi Angelo Romagnoli Renzo Rossi Silvia Tagliani Massimo Tarroni Roberta
Forlì e Cesena
Albonetti Stefano Casadei Armando Matteucci Massimo Saragoni Massimo Bassi Gloria Soldati Massimo Rossi Giuseppe
Ferrara
Minotti Marco Padoan Mauro Tartari Davide Tartari Paola
Modena
Baraldi Giovanni Barbieri Edith Battistini Tiziano Bergamini Guglielmo Berni Maurizio Boni Raffaella Costantini Cuoghi Luigi Dondi Paolo Guaitoli Daniele Menabue Vanna Monacelli Gennaro Neri Laura Pontiroli Mirko Santini Enrico Setti Fabio Tavernelli Raffaella Vignudini Giordano
Piacenza
Barabaschi Paola Belloni Maurizio Covati Giampiero Foppiani Silvano Fracassi Paolo Ghezzi Giuseppe Guardiani Paolo Maestri Giampietro Marchesi Pietro Ronda Alberto Tagliaferri Massimo
Parma
Anelli Cristina Boselli Tiziano Carubetti Enrico Casa Fabrizio Compiani Stefano Fava Giuseppe Ferioli Antonio Ferrari Mauro Grossi Giovanni Pizzigoni Massimo
Ravenna
Brusa Giuseppe Festa Elio Malatesta Manlio Negrini Letizia Rabeggiani Giulio Romani Sandra Temporali Giovanni Zannoni Daniela
Reggio Emilia
Baccarani Sandra Busani Ulderico Cantarelli Roberto Castiglione Gian Nicola Cattini Patrizia Chiossi Ivano Mattioli Guglielmo Rivetti Luigi Roselli Anna
Rimini
Bertozzi Massimo Fabbri Ivano Gaeta Desiderio Masini Giorgio Peruzzi Pier Giorgio Rinaldi Manuele Rossi Daniele