Europee, Bonaccini verso la scelta: da lunedì si apre il dossier Regionali

Il Pd dell’Emilia-Romagna pronto a convocare segreteria e Direzione per gestire il futuro di viale Aldo Moro Italia Viva già chiede le primarie. Nel toto-nomi oltre a Delrio, sindaci e assessori spunta il prof Andreatta

Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la segretaria del Pd, Elly Schlein: domenica è fissata la Direzione Pd sulle liste per le Europee

Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la segretaria del Pd, Elly Schlein: domenica è fissata la Direzione Pd sulle liste per le Europee

Bologna, 17 aprile 2024 – Ogni giorno potrebbe essere quello buono per ufficializzare la candidatura per le Europee. Ciò che, però, è dato (quasi) per certo è che Stefano Bonaccini correrà da capolista alle Europee, nel Nord-Est.

La data in cui scioglierà la riserva non è fissata, sebbene non manchi il pressing dalle opposizioni, con l’azzurra Valentina Castaldini che definisce tutto questo temporeggiare "non dignitoso".

In ogni caso, considerando che l’attesa Direzione Pd sulle liste sarà domenica, manca poco. Chiuso il puzzle per Bruxelles (nel Nord-Est i nomi sono quelli di Bonaccini, Annalisa Corrado, Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini, Alessandro Zan, Ivan Pedretti dello Spi-Cgil, Andrea Zanoni), da lunedì inizia la discussione sulle Regionali.

Il dossier è nelle mani del Pd dell’Emilia-Romagna, con il segretario Luigi Tosiani pronto a dare il via a un percorso ordinato che prevede subito la convocazione degli organismi regionali del partito – segreteria e Direzione – per lanciare "una campagna elettorale permanente" fino alla data del voto per viale Aldo Moro (con Bonaccini in Europa, si puntano le fiches su novembre).

Uno dei primi temi sarà proprio quello delle primarie, già tirate fuori dal cilindro dall’eurodeputata uscente, pronta al bis, Elisabetta Gualmini e, ieri, anche dai possibili alleati di Italia Viva, con l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori: "Mi batterò perché il candidato del centro-sinistra esca da primarie di coalizione. Unico modo per ravvivare la fiducia nelle istituzioni".

Ma da quello che filtra anche Azione sarebbe favorevole alle primarie, mentre tra i dem i gazebo sono un po’ l’ extrema ratio . Da qui, i nomi che circolano negli ultimi giorni – oltre all’assessore regionale Vincenzo Colla, la vicepresidente Irene Priolo e il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – sono quelli di profili che potrebbero evitare le primarie, come quello dell’ex ministro Graziano Delrio.

Fronte Schein, invece, pare non del tutto tramontata l’idea del leader Cgil Maurizio Landini (ipotesi che, però, rischierebbe di spaccare il Pd), mentre un nome che ha iniziato a circolare tra i dem è quello del professore di area prodiana Filippo Andreatta, figlio di Beniamino, già in odore di candidatura alle scorse Politiche. Si vedrà.

Di certo, quello che ripetono ambienti vicini all’area Schlein, è che la componente civica avrà un peso importante nella composizione delle liste alle Europee, ma anche alle Regionali.

Un risiko che, però, dovrà tener conto della rinnovata intesa tra l’area di Andrea De Maria e quella della minoranza di Francesco Critelli.

Senza contare che negli organismi dirigenti regionali, l’area Bonaccini ha la maggioranza.

Difficile, però, che il Nazareno ceda la golden share e già filtra che si stia ragionando su un terzo di nomi civici per viale Aldo Moro, con profili provenienti dal mondo della cultura o della sanità.