Era stato accusato di aver ceduto la dose letale di eroina a un 53enne di Saltara che venne trovato senza vita per insufficienza respiratoria acuta per intossicazione da sostanza stupefacente nella sua casa a Colli al Metauro, il 9 giugno 2021. Ma ieri il pusher è stato assolto. Si tratta di un nigeriano di 42 anni, assistito dall’avvocato Leonardo Chiocci. L’uomo, già noto come pusher all’interno del parco Miralfiore di Pesaro, era finito a processo per il reato di morte in conseguenza del delitto di spaccio.
I militari della stazione di Colli al Metauro, a casa della vittima, avevano trovato e sequestrato un certo quantitativo di eroina che, secondo l’accusa, poteva essere il motivo dell’intossicazione fatale. Nel corso giudizio, però, sono state prodotte indagini difensive in base alle quali il 53enne sarebbe invece rimasto ucciso a seguito di un’overdose di medicinali a base di oppiacei che aveva in casa e non dall’eroina acquistata dal cittadino nigeriano.
Sono stati inoltre prodotti dei fogli dattiloscritti dal 53enne ritrovato senza vita in cui lo stesso avrebbe manifestato l’intento di farla finita. Durante le fasi precedenti del procedimento era stato ascoltato un farmacista che ha attestato che i medicinali ritrovati in casa del 53enne contenessero sostanze stupefacenti, tra oppiacei e morfina. Ne sarebbero stati ritrovati 5 diversi tipi. Sul comodino c’era anche un blister vuoto di suboxone. Ma soprattutto una siringa chiusa. Tutte circostanze che, secondo la tesi difensiva, avrebbero provato il mancato utilizzo dell’eroina acquistata dal nigeriano il giorno prima. Per il reato di spaccio il 42enne nigeriano, all’esito di un giudizio abbreviato di ieri, è stato condannato invece a 10 mesi di reclusione.
ant. mar.