MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Dà un pugno a un poliziotto e fugge

E’ ricercato il tunisino che ha colpito l’agente durante un controllo. La denuncia del Sap: "Troppe aggressioni" .

Il tunisino. aveva occupato una roulotte, all’arrivo. dei poliziotti ha reagito con violenza

Il tunisino. aveva occupato una roulotte, all’arrivo. dei poliziotti ha reagito con violenza

E’ ricercato il tunisino che ieri notte si è dato alla fuga dopo aver sferrato un pugno in faccia a un poliziotto, intervenuto con un collega, nella zona sud della città, sulla scorta di segnalazioni relative a strani movimenti intorno a una roulotte. Qui la pattuglia aveva trovato un tunisino già noto alle forze dell’ordine perché coinvolto in diverse risse, riconducibili anche alla faida tra capi per il controllo del mercato della droga a Lido Tre Archi (dove l’uomo bivaccava da tempo, prima di essere colpito da un provvedimento di espulsione dal territorio di Fermo). Il tunisino, dunque, aveva occupato la roulotte parcheggiata in un cortile condominiale (che nei giorni precedenti, era stata utilizzata da un connazionale con pitbull al seguito). Alla vista dei poliziotti, l’uomo ha reagito sferrando un pugno al volto di uno dei due (fortunatamente non è in gravi condizioni), per poi scappare, inseguito dall’altro agente. Immediata la reazione del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia: "Un altro episodio di violenza con un agente aggredito durante un intervento per sedare disordini causati da soggetti già noti alle autorità. Al collega, i nostri auguri di pronta guarigione" dice Alessandro Patacconi (segretario provinciale Sap).

Troppi i recenti casi di poliziotti feriti in servizio: "Ad Ascoli, un’agente è stata brutalmente aggredita e ha subito l’amputazione di una falange, dopo un morso". Aumentano le richieste di assistenza da parte di poliziotti per ‘cause di servizio’ "come quello dell’agente di 24 anni, che ha subìto fratture alle braccia in 3 diversi interventi nel fermano. E’ accettabile che un poliziotto rischi l’incolumità in queste condizioni?". I problemi sono sempre gli stessi: personale insufficiente tant’è che "la notte scorsa, non erano disponibili due volanti come sarebbe sempre necessario. In orario serale e notturno sul territorio ci siamo noi e i Carabinieri"; fondi per gli straordinari ridotti; turni massacranti; soggetti pericolosi ‘espulsi’ che restano liberi di circolare e chi li affronta non ha una adeguata tutela neanche legale per cui "chiediamo che i poliziotti usufruiscano del patrocinio gratuito di cui beneficiano molte persone ‘arrestate’". A marzo, arriverà a Fermo il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni ma intanto "rinnoviamo l’appello per istituire un Reparto Prevenzione Crimine in provincia, a Porto Sant’Elpidio. E’ il momento di dare risposte concrete".

Marisa Colibazzi