Femminicidio Val d’Aosta, il legale della mamma di Sohaib: "Presto per parlare di mostro"

"Aspettiamo lo svolgimento delle indagini". Il difensore francese della famiglia, l'avvocato Paris, lancia invece un appello: "Non trasformiamo l'udienza di maggio per maltrattamenti in un processo mediatico per omicidio". Intanto il 21enne resta in carcere a Lione

L'avvocatessa Lupi, legale della mamma di Sohaib Teima, il giovane fermano arrestato per il femminicidio della 22enne francese in Valle d'Aosta

L'avvocatessa Lupi, legale della mamma di Sohaib Teima, il giovane fermano arrestato per il femminicidio della 22enne francese in Valle d'Aosta

Fermo 12 aprile 2024 - “Aspettiamo il corso delle indagini, al momento Sohaib è solo indagato e questo vuol dire che è ancora presunto innocente. Non lo trasformiamo in un mostro prima del tempo”. A parlare è l’avvocatessa Lucia Lupi, il legale della mamma del 21enne fermano accusato dell’omicidio di Auriane Nathalie Laisnel, la ragazza francese 22enne trovata morta in una chiesetta abbandonata in Val d’Aosta.

“Al momento – spiega l’avvocatessa Lupi – non abbiamo avuto la possibilità di parlare con il ragazzo e ci risulta non sia stata ancora la richiesta l’estradizione. Da questo punto di vista bisognerà capire dove si svolgerà il processo. Secondo il diritto transalpino, essendo la vittima francese, la competenza spetterebbe alla Francia. Al contrario, il diritto italiano prevede che la Procura della Repubblica competente sia quella dove si è consumato il delitto, ovvero Aosta”.

Dunque anche sul piano procedurale sembra che tutto sia ancora da definire e lo conferma anche il legale francese della famiglia, l’avvocato Julian Paris: “Per capire dove si svolgerà il processo bisognerà attendere che una delle due nazioni ceda la competenza all’altra. Ora a maggio dovremo pensare all’udienza in cui Sohaib è accusato di maltrattamenti. In questo caso va specificato che si tratta di una querela presentata dalla ragazza e che non risultano violenze fisiche ma solo verbali. Mi auguro che questo processo per maltrattamenti, tutti da dimostrare peraltro, non venga trasformato in un circo mediatico per processare il giovane Sohaib per omicidio. Per quello ci sarà un'altra sede”.

Nel frattempo il 21enne fermano resta in carcere, senza un avvocato d’ufficio e in attesa di poter nominare i suoi difensori per poi essere interrogato ufficialmente davanti al magistrato inquirente.