Cosa è stato trovato vicino alla ragazza uccisa in Val D’Aosta: da dove sono partite le indagini

In uno zainetto non lontano dal cadavere della francese è stata rinvenuta una chiavetta usb: aveva un’etichetta con il nome di battesimo del 21enne arrestato

La chiesetta diroccata dove è stata rinvenuta la pennetta con il nome di Sohaib (nel riquadro)

La chiesetta diroccata dove è stata rinvenuta la pennetta con il nome di Sohaib (nel riquadro)

Fermo, 12 aprile 2024 - E’ stata una pennetta usb con etichetta adesiva che riportava il nome di battesimo di Sohaib Teima ad indirizzare le indagini verso il 21enne di Fermo arrestato con l’accusa di aver ucciso a coltellate Auriane Nathalie Laisne, la ragazza di 22 anni trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Val d'Aosta.

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E’ questo l’elemento che ha permesso ai carabinieri di dare in poco tempo un nome al sospettato del delitto. La giovane, al momento del ritrovamento era senza telefono e documenti: secondo gli inquirenti sarebbero stati portati via dal suo fidanzato fermato mercoledì scorso a Lione. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Aosta indaga per omicidio premeditato e aggravato dal legame sentimentale.

Nello zainetto vicino al corpo della ragazza c'era questa chiavetta usb che riportava, su un adesivo, il suo nome di battesimo. In questo modo è stato possibile restringere il cerchio.

Dall'analisi delle banche dati delle forze dell'ordine è emerso che la vittima e il suo fidanzato, il 25 marzo scorso, erano stati controllati insieme al traforo del Monte Bianco, all'ingresso in Italia dalla Francia, a bordo di un autobus 'low-cost'. Al momento gli elementi in mano agli investigatori sono tutti indiziari e non ci sono prove inconfutabili che il giovane fermano fosse sul luogo del delitto, anche se ci sono alcuni testimoni che hanno dichiarato di averlo visto insieme alla vittima. Poco chiare e sgranate invece le immagini della videosorveglianza acquisite dai carabinieri.