Fermo, l’Isc Betti rimane senza sede?

Scade il contratto, alternative complicate. Summit con la De Micheli

La vecchia sede dell’Isc Betti, in largo Mora, inagibile a seguito del terremoto di due anni fa

La vecchia sede dell’Isc Betti, in largo Mora, inagibile a seguito del terremoto di due anni fa

Fermo, 27 giugno 2018 - Una scuola media senza sede, quattro scuole superiori col tetto da rifare e un solo polo di proprietà della Provincia che non basta per tutti. E’ il quadro che si trovano ad affrontare gli amministratori provinciali e comunali, il prossimo 3 luglio scade il contratto che consente alla scuola media Betti di occupare provvisoriamente i locali della Provincia, al polo scolastico, e stavolta una nuova proroga è più complicata che mai, anche per la difficile convivenza con i locali dedicati agli uffici della Regione. Già lo scorso anno c’era stata la possibilità che gli studenti delle medie dovessero sloggiare da un luogo nel quale comunque hanno trovato sistemazione adeguata.

Ecco, allora, che la presidente Canigola ha scritto alla dirigente dell’Isc Betti e al sindaco Paolo Calcinaro manifestando la necessità di valutare nuove soluzioni, il sindaco si è attivato per cercare alternative che però sono più complicate che mai. «E’ ancora presto per capire gli scenari - assicura la presidente Canigola - ci siamo presi del tempo anche per la scuola media, intanto però dal Ministero abbiamo avuto rassicurazioni sulle risorse che ci sono state assegnate, l’iter è già partito. Il prossimo 4 luglio saremo col sindaco Calcinaro a colloquio con il commissario De Micheli anche per sollecitare l’avvio del progetto per il secondo polo scolastico. Di sicuro vogliamo fare presto ma anche fare bene, non si rientra nelle vecchie scuole se non in condizioni di assoluta sicurezza». Anche il sindaco Calcinaro spinge per la nuova scuola: «Alternative per la Betti allo stato attuale sono molto complesse, da parte nostra lo sforzo è massimo per limitare qualunque disagio».

Intanto si è diffusa la preoccupazione tra le famiglie, nell’incertezza della sede per le medie, ma anche per le scuole coinvolte dai lavori, si attendono notizie al più presto nel timore che possa aprirsi una soluzione di turni pomeridiani che nessuno vuole. Oggi era previsto un incontro con i presidi interessati dai lavori di rifacimento del tetto (Montani, liceo Classico, Tarantelli di S. Elpidio e Artistico di Porto San Giorgio), per provare a capire come organizzare la ripresa di settembre, senza far convivere gli studenti con i cantieri e limitando al minimo i disagi: «Abbiamo deciso di rinviarlo a dopo l’incontro col commissario», sottolinea ancora Moira Canigola, lavoreremo con i presidi per capire la migliore sistemazione degli spazi di cui disponiamo, una soluzione del tutto provvisoria per consentire lo svolgimento dei lavori i cui tempi per ora non so definire».