
Soffre il centro della città, soffre ovunque in Italia e Fermo non fa eccezione. Manca il passeggio, mancano anche i soldi per fare shopping, quest’anno ha traslocato anche il liceo classico e movimento non ce n’è. L’assessore al commercio Mauro Torresi segue la situazione con grande attenzione, al netto di chiusure fisiologiche, attività storiche che non si sono rinnovate, scelte individuali, il risultato è che tra corso Cefalonia, la piazza, via Veneto sono più le vetrine chiuse che quelle aperte e altre chiusure arriveranno, a partire dall’outlet Barneys in piazza all’abbigliamento sul corso, lo storico Nadia che pure sembra intenzionata a mollare: "Sono scelte anche dei proprietari di locali che non hanno per niente intenzione di affittare, spiega l’assessore, le richieste ci sono, a ottobre in piazza apre un negozio di sneakers. È chiaro che davvero ci si deve credere. Sarebbe bello avere un percorso fatto per esempio per le calzature, il fermano ha questa vocazione, ma se non ci investono gli imprenditori come si può fare".
Una piccola misura per cercare di portare gente in piazza intanto è appena arrivata con la riapertura alle auto, dal lunedì al sabato alle 19, con un’ora di anticipo rispetto al solito: "Con questa misura sarà possibile parcheggiare anticipatamente per un accesso più agevole alle attività commerciali della zona, aggiunge Torresi, vediamo se possiamo dare un po’ di movimento anche in considerazione del disagio che il cantiere del mercato coperto provoca. Ai negozianti che resistono dico un grazie di cuore, sono pronto a sostenerli in ogni modo. Intanto proseguiamo con le iniziative culturali e di intrattenimento, sta per ripartire la stagione teatrale e questo darà già molto movimento. Poi avremo la festa della birra dall’8 ottobre, Di uva in vino con ben 15 cantine, poi Halloween che pure è molto sentita come festa. So che altri commercianti chiuderanno, ci saranno altre vetrine vuote, speriamo che si possa ritrovare un entusiasmo nuovo, dentro il cuore di una città che vive anche di turismo e ha bisogno di offrire commercio di qualità a chi arriva".
Angelica Malvatani