Palio dell’Assunta 2023, Fermo rivive la magia del Quattrocento "in versione Pollock"

Musici, alfieri e due ali di figuranti con le torce: in piazza l’arrivo del drappo dipinto da Michelino Iorizzo. "Ho voluto rompere con la tradizione, il volto della Vergine realizzato con la tecnica moderna del dripping"

Il Palio dell’Assunta 2023 è stato realizzato dall’artista romano Michelino Iorizzo con tecnica moderna del dripping di Pollock

Il Palio dell’Assunta 2023 è stato realizzato dall’artista romano Michelino Iorizzo con tecnica moderna del dripping di Pollock

Fermo, 30 luglio 2023 – Il ‘palium bellum et bonum’, che le dieci contrade della Cavalcata dell’Assunta di Fermo si contenderanno durante la corsa dei cavalli del 15 agosto, ha fatto il suo arrivo in piazza del Popolo, nella serata di venerdì, grazie a una vera scena quattrocentesca ricreata con maestria dal registra Adolfo Leoni. Sotto lo sguardo dei priori affacciati alle finestre del ‘loro’ palazzo, e delle madonne a quelle della civica biblioteca, i musici e gli alfieri della Cavalcata hanno raccontato l’arrivo in città, nel giugno del 1442, di Bianca Maria Visconti, sposa di Francesco Sforza e madre del futuro duca di Milano, Galeazzo.

Il magistrato ha annunciato l’inizio dei festeggiamenti in onore della patrona Vergine Assunta in Cielo con il dispiegamento della ‘bandiera dell’Assegna’, che segnava l’avvio della ‘fiera libera’ nel capoluogo, all’epoca seconda città dello Stato del Papa. Il drappo dipinto dall’artista Michelino Iorizzo, tra due file di figuranti con le torce in mano, è stato accolto da una piazza gremita di pubblico e, come tradizione vuole, consegnato dalla delegazione di Monterubbiano alla comunità fermana, e dunque al podestà, il vicesindaco Mauro Torresi, in presenza di magistratura, priori, dame e delegato della Curia alla Cavalcata, don Michele Rogante, il quale ha ricordato l’importanza della preghiera nel custodire il Palio sino al giorno di Ferragosto.

"Ho voluto rompere con la tradizione – ha spiegato Michelino Iorizzo, il pittore del cencio, durante la conferenza stampa di ieri mattina –. Il volto della Vergine nasce dal sogno di un’adolescente dallo sguardo stupito nell’attimo in cui viene investita della grande responsabilità. È ispirato al mio quadro ‘Azzurra’, in cui ogni spettatore può riconoscere madre, sorella, amica confidente. Ho pensato di ‘grezzare’ la figura della Madonna liberandola dai vari orpelli che avrebbero potuto appesantirla, utilizzando la tecnica moderna del dripping di Pollock: i colori cadono sulla tela fino a creare la materia che mi piacerebbe lo spettatore toccasse per scoprire il lavoro che c’è sotto".

I ringraziamenti del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, all’artista per essersi immedesimato nella tradizione fermana, con il vicesindaco Torresi che avrebbe voluto la rappresentazione dei cavalli e della cattedrale nel rispetto della tradizione, mentre il vice presidente della Cavalcata, Roberto Montelpare, ha sottolineato: "La Cavalcata è poliedrica: storia, cultura, ma anche socialità e legame tra passato, presente e futuro".

La mostra, inaugurata subito dopo e visitabile fino al 16 agosto, tutti i giorni dalle 17 alle 20 (23 in occasione del giovedì del Mercatino), raccoglie le opere che il poliedrico artista romano, allievo del maestro Sandro Trotti, ha dedicato alla bellezza irrequieta e affascinante del mondo femminile nelle diverse declinazioni di epoche ed etnie. "Catturano l’immaginazione – ha detto il vicepresidente della Cavalcata, Andrea Monteriù – e pur sembrando statiche, raccontano di una storia in movimento".