FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Bambino travolto e ucciso dal trattore a Porotto (Ferrara): indagato il papà per omicidio colposo

La procura ha aperto un’inchiesta, a breve verranno disposte l’autopsia e gli accertamenti cinematici

Bambino di 7 anni travolto e ucciso dal trattore guidato dal padre: il teatro della tragedia

Bambino di 7 anni travolto e ucciso dal trattore guidato dal padre: il teatro della tragedia

Ferrara, 7 giugno 2024 – Più gli inquirenti si addentrano tra le pieghe della tragedia e più si delineano i contorni di una agghiacciante fatalità, una disgrazia che lascia sgomenti e senza parole. Col passare delle ore, l’attività della polizia di Stato sta chiarendo i dettagli di quanto accaduto mercoledì pomeriggio nel piazzale di una casa colonica di via Cento, a Porotto.

È qui che ha perso la vita Alessandro Bruttomesso, 7 anni, schiacciato dal trattore guidato dal padre. Sull’accaduto la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Nel registro degli indagati è stato iscritto il papà del bimbo, un atto dovuto ai fini della massima garanzia difensiva in vista degli accertamenti tecnici che il pubblico ministero Barbara Cavallo si appresta a disporre. I prossimi step saranno infatti l’autopsia sul corpo del bambino e una consulenza cinematica per ‘cristallizzare’ la dinamica dell’accaduto. Su quei terrificanti istanti hanno lavorato nella mattinata di ieri anche gli agenti della polizia stradale e i colleghi della scientifica. La presenza della Polstrada era legata alla necessità di chiarire se il fatto fosse da trattare come un incidente stradale, circostanza però non confermata in quanto tutto si è consumato in un’area privata, senza che fossero individuabili violazioni del Codice della strada. Effettuato questo discrimine, l’attività è passata nella mani della squadra mobile, ora all’opera per mettere insieme i tasselli e ricostruire la vicenda.

La dinamica. L’attività investigativa sembra confermare quanto emerso sin dai primi istanti. Il padre del piccolo, al volante del mezzo agricolo, avrebbe compiuto un manovra per lasciare passare il figlio maggiore in sella a un motorino. Nel farlo non si sarebbe accorto della presenza del figlio più giovane che girava in bicicletta nello spiazzo. Il piccolo sarebbe finito in un ‘angolo cieco’ dello specchietto retrovisore del trattore, impedendo così al genitore di notare la sua presenza. L’uomo se ne sarebbe reso conto soltanto quando era ormai troppo tardi. È stato lo stesso padre a dare l’allarme per primo. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 con ambulanza, auto medica ed elisoccorso. Al loro arrivo il bimbo era in condizioni disperate, ma respirava ancora. Hanno tentato il tutto per tutto, ma ogni sforzo è stato vano. Il cuore del piccolo ha cessato di battere durante il trasporto in ospedale.

Nel cortile della casa colonica sono poi arrivati gli agenti della polizia di Stato e i vigili del fuoco. Agli uomini della scientifica il compito di concludere i rilievi nell’area, nel frattempo posta sotto sequestro. Ora saranno gli accertamenti tecnici della procura a chiarire in maniera definitiva quanto accaduto quel maledetto pomeriggio. A breve potrebbe anche essere ascoltata la versione del padre, al momento comprensibilmente troppo sconvolto per poter rispondere alle domande degli inquirenti.