Bimbo morto a Ferrara, il medico nell'autopsia: "È rimasto soffocato"

Depositato l’esito: ora al vaglio le responsabilità sull’accaduto

Il luogo della tragedia

Il luogo della tragedia

Ferrara, 7 novembre 2021 - Il bambino di un anno trovato senza vita in un appartamento alla prima periferia della città sarebbe morto per soffocamento, causato verosimilmente da un oggetto soffice. A sostenerlo è il medico legale incaricato dalla procura di eseguire l’esame autoptico sul corpicino. La relazione è stata depositata nei giorni scorsi e messa a conoscenza delle parti. Gli accertamenti medico legali, insieme a quelli tossicologici affidati a Francesca Righini, erano un passaggio chiave per il prosieguo di un’indagine sin dall’inizio non semplice. Per la tragedia, avvenuta nella notte tra i 17 e il 18 giugno, risulta indagata soltanto la mamma del piccolo, una ferrarese di 29 anni (assistita dall’avvocato Alessio Lambertini, affiancato di recente dal collega Marcello Rambaldi). Nessun commento, per ora, da parte della difesa della donna, che si riserva di studiare la documentazione nei dettagli.

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Pur essendo uno snodo centrale, l’esito dell’autopsia non risolve tutti i rebus ancora insoluti di questa tragica vicenda. Se infatti il medico legale fissa la causa della morte (non evidente dai primissimi accertamenti, complice anche l’assenza di segni di violenza sul corpicino), nulla dice invece sulle responsabilità per l’accaduto. Rimangono quindi da chiarire (e questo sarà l’obiettivo delle prossime attività di indagine) le modalità concrete del soffocamento e l’eventuale ruolo della mamma. In poche parole, si tratta di capire se la morte del bimbo sia la conseguenza di un atto volontario o se invece sia stata causata da una tragica fatalità, consumatasi senza che la donna si accorgesse di quanto stava accadendo. Ma su questo fronte, come detto, siamo ancora nel campo delle ipotesi. Per avere certezze bisognerà attendere le prossime mosse della procura.

Più o meno in concomitanza con il deposito della consulenza medico legale, è arrivata anche la bocciatura da parte del giudice per le indagini preliminari della richiesta di incidente probatorio avanzata dai difensori della mamma, finalizzata a ottenere una perizia super partes su alcuni oggetti repertati nella camera da letto in cui è stato trovato il bambino senza vita. Toccherà quindi ai carabinieri del Ris di Parma analizzare il materiale sequestrato e capire se possa fornire indicazioni utili a chiarire gli ultimi aspetti rimasti in ombra nella tragedia che ha sconvolto una famiglia in una mattina di inizio estate.