Ortopedia, fiore all’occhiello: "Femore, interventi entro 48 ore"

L'Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Cento interviene entro 48 ore nel 92% dei casi di frattura al femore nel paziente over 65, uno standard altissimo tra i primi in Italia

Il direttore dell’Unità operativa di Cento, Luca Castagnini

Il direttore dell’Unità operativa di Cento, Luca Castagnini

Sulla frattura del femore l’Unità operativa di ortopedia e traumatologia interviene entro 48 ore nel 92 per cento dei casi. Si tratta in particolare di frattura al femore nel paziente over 65: a Cento, quindi, più di 9 casi su 10 vengono operati entro 48 ore. Uno standard altissimo, superiore a quello previsto dalla Regione e tra i primi in Italia. Nel 2022 su 105 fratture operate presso di ortopedia e traumatologia del "Santissima Annunziata", diretta da Luca Castagnini (foto), il 92,38 per cento dei casi sono stati operati entro 48 ore.

"Riteniamo questo risultato raggiunto dall’ospedale di Cento un traguardo importante perché la nostra struttura - dichiara il direttore dell’Unità operativa Luca Castagnini - è in grado di garantire a più del 92% dei pazienti, sopra i 65 anni e con frattura di femore, un intervento chirurgico tempestivo entro le 48 ore". E l’ortopedico aggiunge: "Una tempestività chirurgica che costituisce un evidente beneficio di salute e anche un vantaggio in termini di risorse impiegate: migliori out-come funzionali, minore durata del dolore, minori complicanze post-operatorie, riduzione della mortalità".

Le fratture osteoporotiche rappresentano uno dei principali problemi sanitari dei Paesi sviluppati. Le fratture di femore in particolare sono gravate da una mortalità in fase acuta intorno al 5-8% e da quella ad un anno che arriva a 25-30%, a fronte di una mortalità attesa ad un anno per lo stesso gruppo di età non superiore al 10%. Dati recenti elaborati in Emilia Romagna, confermano inoltre che a 6 mesi dalla frattura oltre la metà dei soggetti in vita ha perso l’autonomia in almeno una delle abilità di base necessarie per la vita quotidiana. Il 30% dei pazienti in precedenza indipendenti, inoltre, risulta non essere più autonomo nel cammino. Il numero dei ricoveri ospedalieri legato alla frattura di femore è inoltre in continua crescita.

L’ottimizzazione della cura dei pazienti anziani con frattura di femore è divenuta pertanto una priorità nei sistemi sanitari di diversi paesi ed in particolare la precocità dell’intervento chirurgico è uno degli obiettivi da perseguire poiché ritardi oltre le 48 ore sono stati associati a un raddoppio del rischio di complicanze mediche maggiori.