Tecopress, 72 lavoratori a rischio: oggi sciopero. “Attendiamo risposte”

La protesta dopo l’annuncio dell’iter di licenziamento. Bondi (Fiom) e Marzola (Fim): "Necessario un confronto con la Regione"

Lavoratori in agitazione dopo la comunicazione della probabile apertura della procedura di licenziamento. Oggi sciopero alla Tecopress

Lavoratori in agitazione dopo la comunicazione della probabile apertura della procedura di licenziamento. Oggi sciopero alla Tecopress

Ferrara, 29 gennaio 2024 – ”Vediamo che cosa accadrà dopo la giornata di domani (oggi, ndr ) poi decideremo di giorno in giorno con i lavoratori le iniziative da organizzare. E, nel frattempo, attendiamo una risposta dalla Regione ".

Stefano Bondi della Fiom Cgil fa il punto sulla vertenza Tecopress di Dosso, a poche ore dall’inizio dello sciopero deciso dopo l’annuncio dell’azienda di voler procedere all’apertura dell’iter per il licenziamento di 72 dipendenti.

Stesso appello alla Regione arriva anche da Patrizio Marzola, Fim-Cisl: "Attendiamo risposte – ha sottolineato – e siamo convinti che non mancheranno, anche in considerazione del fatto che l’azienda è stata aiutata molto dalla Regione". Una vertenza che si è aperta, per stessa ammissione di lavoratori e rappresentanze sindacali "come un fulmine a cile sereno" al termine di un tavolo di confronto, la settimana scorsa, e i cui contorni sono già stati portati all’attenzione della Regione. "Venerdì pomeriggio – aggiunge Bondi – abbiamo inviato la richiesta di aprire con urgenza un tavolo tra Regione, azienda e sindacati. Aspettiamo di ricevere risposte".

Trattativa interrotta. La direzione aziendale dopo aver comunicato una forte riduzione del fatturato atteso per l’anno 2024 – secondo quanto riportato in un comunicato di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm – ha annunciato la volontà di procedere con l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 72 dipendenti, pari al 45% degli occupati nello stabilimento.

Netto il rifiuto dei rappresentanti sindacali seduti al tavolo di confronto con la direzione, i quali hanno rilanciato, chiedendo di ricorrere agli ammortizzatori sociali disponibili, a partite dai contratti di solidarietà per 24 mesi. Ma la direzione ha risposto picche, nonostante Fim, Fiom e Uilm avessero spiegato la necessità di avere un tempo adeguato per provare a gestire e/o ridurre l’impatto sociale che questa crisi provocherà. Ma la trattativa si è interrotta ed è stato deciso si aprire lo stato di agitazione, con la prima giornata di sciopero per oggi. "Tecopress è un’azienda che nel corso degli anni post terremoto è stata sostenuta dalla Regione Emilia Romagna per poter tornare a produrre e a restare un presidio sul territorio – sostengono i sindacati – Oggi difronte alle difficoltà deve assumersi la responsabilità sociale che le imprese devono avere nei confronti dei lavoratori".