REDAZIONE FERRARA

Il confronto Fabbri-Zonari: tra garbo e distanza ecco le idee su università, lavoro, giovani e ambiente

In redazione, il sindaco uscente e la sfidante de ‘La Comune’ hanno rotto il ghiaccio accettando di raccontare i programmi. Spazio alle repliche. Sul tavolo anche la Zona logistica, l’accoglienza dei migranti e le infrastrutture

Il confronto Fabbri-Zonari: tra garbo e distanza ecco le idee su università, lavoro, giovani e ambiente

Ferrara, 5 giugno 2024 – Immaginatevi una conversazione tra un norvegese e un turco. Considerate le prospettive politiche più agli antipodi che possiate immaginare. Ecco, ora avrete una rappresentazione di quello che è stato il confronto tra il sindaco uscente, Alan Fabbri e la candidata sindaca Anna Zonari (La Comune) ieri mattina nella nostra redazione (video).

Stretta di mano, ieri nella redazione del Carlino, tra Alan Fabbri e Anna Zonari
Stretta di mano, ieri nella redazione del Carlino, tra Alan Fabbri e Anna Zonari

Ciò che, invece, non è mai mancato, sono stati rispetto e garbo. Pur sottolineando che avrebbe preferito "un confronto con tutti i candidati", la candidata civica ha assecondato l’invito del primo cittadino che ha detto chiaramente di aver proposto una discussione con lei perché "non mi ha mai attaccato sul piano personale, differentemente da quanto ha fatto l’altro candidato sindaco del centrosinistra".

Ambiente

Dopo una breve presentazione, Zonari entra nel vivo di uno dei temi che le sta più a cuore: le politiche ambientali. "Mi fa specie – premette – che questa non sia una priorità per tutti. Quelle per la salvaguardia ambientale, sono prima di tutto battaglie per la salute pubblica. Nel nostro programma, parliamo di una ‘città parco’, rimarcando che l’iniziativa della forestazione debba essere inserita i una logica più ampia". Sotto questo profilo la candidata civica fa riferimento al trasporto pubblico locale auspicandone "la gratuità, quanto meno per i giovani". Parallelamente, a un piano "partecipato e strutturale per la realizzazione di una rete di piste ciclabili". Insomma occorre "visione". Dal canto suo Fabbri, rivendica di aver piantumato, negli ultimi cinque anni, "oltre 15mila alberi" e di aver "intercettato moltissime risorse, in particolare di carattere europeo, che hanno finanziato progetti importanti – come Air Break – che stanno cambiando il volto della città, rendendola più ambientalmente sostenibile". Il sindaco ricorda di aver "bloccato la cementificazione della Darsena, come voleva fare la precedente amministrazione". Auspicando una maggiore sinergia tra le politiche ambientali e quelle legate all’agricoltura ("sono gli agricoltori i custodi del verde"), Fabbri lambisce il tema del trasporto pubblico promettendo di lavorare a "un potenziamento dei trasporti" pur sottolineando che "la situazione è molto migliorata".

Lavoro

Il primo punto del programma strategico del sindaco uscente è legato alle politiche del lavoro e dello sviluppo economico di Ferrara. E Fabbri parte dal voler sfatare il mito "del fanalino di coda". Perché, sostiene, "la nostra città è piena di grandi eccellenze produttive". Ma la critica politica al "sistema che ha governato per anni" arriva per rafforzare una tesi che porta avanti da tempo. "Quando mi sono insediato – spiega – ho trovato i retaggi di un sistema politico che ha voluto limitare lo sviluppo e la crescita imprenditoriale del territorio, per conservare il potere. Noi abbiamo cercato di invertire questa tendenza, ma c’è ancora tanto da fare". Dunque, oltre alla "Zls, sulla quale abbiamo lavorato per l’inserimento di Ferrara", occorre "potenziare e realizzare infrastrutture di cui sentiamo parlare da anni: Cispadana in primis". E l’integrazione di lavoratori migranti? "Nonostante i tanti attacchi ricevuti durante il mandato – scandisce il sindaco uscente – voglio chiarire che, chi è disposto a lavorare e a integrarsi, è il benvenuto in città. La migrazione è positiva se è gestita e controllata, anche per rispondere alle esigenze delle nostre imprese". Su questo, Zonari ritiene che la base su cui partire per fare ragionamenti sia "il Patto per il Clima e il lavoro- focus Ferrara". Il Comune deve "lavorare per organizzare e coordinare tavoli che mettano in condizioni i giovani di confrontarsi direttamente con le imprese". Più in generale, Zonari, auspica ragionamenti di area vasta corroborando "i legami con Mantova, Ravenna e Rovigo". Il passaggio sulle "ricadute positive del Petrolchimico" è funzionale ad agganciarsi a un altro fra i temi centrali per lo sviluppo futuro della città: l’università.

Università

"La crescita di studenti in questi anni – analizza – doveva essere gestita in maniera più sinergica tra ateneo e Comune. Noi proponiamo un accordo di collaborazione tra Comune e Unife: l’università non deve essere solo una produttrice di titoli. Ma occorre creare le condizioni affinché i ragazzi restino in città". Per rispondere all’esigenza abitativa e per "evitare il ricorso agli affitti in nero" occorre "eliminare il criterio della residenzialità storica e recuperare gli alloggi popolari in condizioni critiche". Fabbri, dal canto suo, oltre a ricordare l’impegno dei due rettori – prima Zauli e Ramaciotti – per la crescita di Unife, calca la mano sui "tanti progetti realizzati per dare risposte sul piano abitativo: penso al progetto di riqualificazione dell’ippodromo che porterà alla realizzazione di uno studentato". "Abbiamo messo a disposizione gli spazi della Fiera – rimarca – a fronte della crescita esponenziale dei numeri in alcune facoltà. E abbiamo concesso spazi per feste di laurea e convegni universitari. Senza contare il grande sforzo, poi fallito, per recuperare la caserma di Cisterna del Follo per realizzare uno studentato". Visioni sideralmente opposte, non c’è dubbio. Ma temi, reali. Non una sbavatura, non un rilievo con una parola fuori posto. Uno scorcio di politica.

testo raccolto da Federico Di Bisceglie