Addio a John Fultz, stella degli anni Settanta Allenò anche a Ferrara, nella Semper di Lauriola

Il basket italiano da ieri si scopre un po’ più solo e molto più triste, per la scomparsa di John Fultz, per tutti, semplicemente Kociss. L’idolo del Madison di Piazza Azzarita, idolo indiscusso della Virtus Bologna negli anni Settanta, con quel look che lo rendeva ancora più personaggio in quegli anni.

Nato a Boston il 20 ottobre 1948, si è spento ieri, a 74 anni. L’annuncio, su facebook, nella pagina del figlio Robert, ex giocatore in serie A e A2 che sfiorò anche Ferrara alcune stagioni fa. John invece a Ferrara ci venne eccome: non come giocatore (purtroppo, altrimenti sai che spettacolo al palasport...) ma come allenatore, portato nel 1995 dall’allora presidente della Semper Pasquale Lauriola, che lo aveva conosciuto a Bologna, dove Fultz è rimasto a vivere anche dopo aver attaccato le scarpette al chiodo. In quella Semper in B1, non ancora lo squadrone di Calbini, Ragazzi ed Ebeling della stagione ’98’99, John allenò per poche giornate, poi sollevato dall’incarico a beneficio di Marco Calamai, ma il feeling con la società e con Ferrara non si interruppe certo con quell’esonero. Arrivato in Italia nel 1970, all’Ignis Varese,

poi i tre anni in Virtus, dove fa furore e lascia il segno. Tecnicamente un bomber capace di segnare canestri da ogni posizione. Vince anche una classifica dei cannonieri (oltre alla Coppa Italia del 1974) all’epoca in cui il tiro da 3 ancora non c’era, esibendo un talento spesso inarrestabile e lascia ricordi memorabili anche fuori dal campo, con la sua innata voglia di scherzare e di allenare anche i giovani.

Mauro Paterlini